
Uno dei maggiori ritrattisti del Settecento in Europa, autentico anello di congiunzione tra la tradizione della “grande pittura” accademica e l’avvento dell’Illuminismo è Pompeo Batoni (1708-1787).
Figlio di un affermato orafo, apprese le prime nozioni di disegno nella bottega del padre e mostrò subito di preferire alla pratica dell’oreficeria lo studio dei colori e della pittura.
Batoni propone un nuovo atteggiamento verso l’opera d’arte. La ricerca del bello, che si può ottenere attraverso un severo studio sui modelli figurativi e un’applicazione costante. Nei suoi ritratti prevale la qualità del disegno, la chiarezza e l’equilibrio, portando la scomparsa dell’esuberanza della ritrattistica barocca e del colorismo, diventando l’ immagine stessa della aristocrazia europea all’epoca dell’ Illuminismo.
L’attività di ritrattista occuperà molto della sua vita, soppiantando la produzione di soggetti religiosi e mitologici.
Elaborerà la nuova tipologia del ritratto per giovani stranieri di passaggio a Roma in occasione del grand tour. Inserendo nel quadro busti, statue, architetture classiche e rovine con valore emblematico o sfondi con la campagna romana alle spalle del personaggio spesso in posa classicheggiante. Batoni risponde con successo all’entusiasmo per l’antico e al gusto archeologico alimentato dagli scavi che in quel periodo prendono avvio.
Ritratto di gentiluomo in giacca rossa
Lo scrittore e politico Francis Basset futuro barone di Dunstanville, è raffigurato a figura intera. Il ritratto fu dipinto nel 1778 durante il viaggio giovanile di Basset in Italia nel 1777-78, un viaggio comune tra intellettuali e artisti inglesi del XVIII secolo noto come Grand Tour. In questo ritratto Pompeo Batoni coglie un momento di autentica malinconia. A poco gli vale la mappa della città per orientarsi nei sentimenti, e il cippo antico con l’abbraccio dei due uomini non lo convince ancora del tutto, almeno per il momento. Per lui l’Italia non è solo antica, ma anche quella del fascino rinascimentale. Sullo sfondo si distinguono le architetture romane di San Pietro in Vaticano a destra dell’immagine e Castel Sant’Angelo a sinistra. Gli artisti inglesi, visti in precedenza, e quelli americani poi, non potranno fare a meno di ispirarsi al lucchese Pompeo Batoni.
Gli artisti inglesi, visti in precedenza, e quelli americani poi, non potranno fare a meno di ispirarsi al lucchese Pompeo Batoni.
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C.C.
Fonti: Il ritratto, a cura di Stefano Zuffi, Electa, Milano, 2000