Thomas Gainsborough ritrattista

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Thomas Gainsborough ritrattista
Thomas Gainsborough, ritratto delle figlie, 1756, National Gallery, Londra

E dopo Reynolds non si può che parlare di lui, Thomas Gainsborough. Se il primo cercò di nobilitare il genere del ritratto attraverso l’idealizzazione, Thomas cercò nei suoi lavori la massima somiglianza con il modello.
Una posizione molto differente, tale da assumere a tratti l’aspetto di autentica rivalità. Quanto Reynolds è nitido, preciso, fermo, tanto Gainsborough appare mobile, nervoso, guizzante. Gli sono cari i riflessi della luce sulla seta e sul raso, i toni profondi del velluto, la fragilità dei pizzi. Anche Gainsborough dipinge spesso ritratti a figura intera, ma alla staticità delle figure di Reynolds oppone figure in movimento, in colloquio con la natura.

Indimenticabili da questo punto di vista la serie di ritratti che il pittore dedica alle due figlie, rappresentate in vari momenti della vita. In uno dei primi, in cui le bimbe stanno rincorrendo una farfalla in un parco, il padre pittore ha saputo cogliere un accento di freschezza e spontaneità.

Ritratto delle figlie

Nel dipinto qui sopra due bambine si tengono la mano nel rincorrere una farfalla: è forse la prima opera di Gainsborough che raffiguri le sue due amatissime figlie Mary e Margaret. Ne realizzerà altre sei in diversi periodi della loro vita. Il dipinto si colloca in un secolo (il XVIII) in cui l’infanzia cominciava ad essere piacevolmente catturata dalle creazioni dei pittori

Quest’opera sembra racchiudere all’interno una triste premonizione. Le due figlie del pittore, rappresentate con una freschezza e una tenerezza che lascia trasparire il profondo amore paterno, rincorrono una farfalla che si è andata a posare sopra un rovo alla sinistra del dipinto. L’infida pianta sembra alludere a ciò che aspetta tutti noi dopo la spensierata età della fanciullezza. L’età adulta, con tutti i problemi, e le “spine” che può portare con sé.

Sicuramente sarebbe del tutto incomprensibile lo svolazzo della pittura di questo grande inglese senza porlo in rapporto con la formidabile rivoluzione musicale che avvenne in Inghilterra con l’arrivo di una ventata di sentimenti e melanconie che già Handel aveva introdotto con le sue languide arie d’opera.
Ecco una delle radici della sua pittura!

Continua l’esplorazione …

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C.C.

Fonti: Il ritratto, a cura di Stefano Zuffi, Electa, Milano, 2000

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