
Il XVIII secolo viene considerato “l’epoca d’oro” dell’arte inglese, che pure segue un percorso del tutto diverso dagli altri paesi europei. All’inizio del secolo si affaccia la prima personalità inglese di assoluta originalità pittorica: William Hogarth, autore del più importante trattato di estetica del Settecento inglese, la Analysis of Beauty (1753).
Per la storia del ritratto questo libro ha un’importanza capitale: Hogarth propone una serie di distorsioni e di evoluzioni che portano dal profilo dell’Apollo del Belvedere fino a un pupazzetto scarabocchiato da un bambino. Hogarth fu personaggio assai complesso. Non si deve dimenticare che, pur mettendo in ridicolo le varie forme dello snobismo in materia d’arte, e attaccando i sedicenti conoscitori, dipingeva nel contempo soggetti storici del tutto convenzionali, su grande scala. Inoltre ebbe sempre l’ambizione di brillare come pittore di storia.
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È inoltre l’inventore di un nuovo genere di tema. La satira sociale, sferzando i costumi di tutte le classi sociali, dall’aristocratico spiantato, al borghese goffamente alla scalata della buona società, ai popolani cenciosi, agli ecclesiastici golosi, ai militari squallidi.
Hogarth ruppe la concezione tradizionale del ritratto in Inghilterra mediante la scelta di soggetti originali, tratti dalla vita contemporanea.
Le sue incisioni godevano di vasta diffusione, i suoi racconti morali raggiungevano un pubblico vasto ed erano di gran lunga superiori alle incisioni popolari che le avevano precedute nel medesimo genere. Hogarth ci presenta individui, non tipi, e la società che li circonda. Insomma ne ha per tutti, raffigurando spesso piccoli gruppi di persone intente in piacevoli attività. Curando molto i particolari nella resa delle situazioni, degli ambienti e delle identità dei partecipanti a questi che in fondo, sono ritratti di gruppo.
L’opera che vi propongo di lui è il poeta afflitto, in cui come suggerisce il titolo stesso, il pittore gioca con uno stereotipo. Quello dell’artista squattrinato e tormentato che già allora era molto diffuso.
Assolutamente fondamentale per capire quella che è stata poi l’evoluzione della ritrattistica di satira!
Continua l’esplorazione …
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C.C.
Fonti: Il ritratto, a cura di Stefano Zuffi, Electa, Milano, 2000