
Come non parlare di loro in questa esplorazione che attraversa la storia dei più grandi ritrattisti.
Edgar Degas (1834- 1917) e Auguste Renoir (1841-1919) come Manet, si sono cimentati con il tema del ritratto, ma differentemente da lui si soffermeranno in maniera particolare sulle affollate ambientazioni della vita sociale del tempo.
Tuttavia l’occhio indagatore dell’aristocratico Degas è interessato al disvelamento del multiforme microcosmo popolare della metropoli francese, mentre il borghese Renoir sembra dedicare il proprio talento percettivo a soggetti meno impegnativi, come gli spensierati protagonisti delle gite domenicali o il raffinato pubblico dei palchi d’opera.

Il palco di Auguste Renoir
Quest’opera fece parte della prima mostra impressionista organizzata, nel 1874, nello studio del fotografo Nadar.
È il primo di una serie di dipinti dedicati al teatro e al suo pubblico.
Anche se realizzato in studio, conserva la freschezza delle opere realizzate di getto: la magia di un momento tradotto sulla tela attraverso pennellate brevi e veloci. In primissimo piano i due protagonisti: il fratello del pittore, Edmond, vestito in modo elegante mentre, incurante di ciò che sta avvenendo sul palco, osserva con il binocolo il pubblico; e la modella Ninì, anche lei elegantemente vestita, con i capelli raccolti e un filo di perle attorno al collo.
È evidente il contrasto fra lo sfondo neutro, le tinte delicate delle carnagioni e i bianchi e neri degli abiti dei due spettatori. In particolare sono resi alla perfezione i riflessi luminosi e cangianti sulle sete dell’abito della ragazza e sulla camicia dell’uomo, mentre i neri sono intensi e profondi.
Il quadro coglie con grande leggerezza un momento della vita spensierata della gioventù parigina di metà Ottocento. La gamma dei colori ci ricorda Fragonard e Boucher, gli artisti preferiti di Renoir.
I coniugi Morbilli
Nel 1863 la sorella di Degas, Teresa, sposa suo cugino di primo grado Edmondo Morbilli che vive a Napoli. Questo maestoso ritratto è stato probabilmente dipinto nel 1865 durante la visita della coppia a Parigi dopo la perdita di un figlio atteso nei primi mesi del 1864. Teresa siede, letteralmente e figurativamente, all’ombra del marito, e Degas contrasta l’espressione preoccupata della sorella con l’atteggiamento rassicurante di Edmondo.
L’artista realizza i loro vestiti con i toni del grigio del nero e del marrone che emergono dai drappeggi ocra e grigi dietro di loro e dal tessuto islamico riccamente decorato che copre il tavolo. Il che ci ricorda i ritratti del Rinascimento italiano.
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Ballo al Moulin de la Galette, Pierre-Auguste Renoir
C.C.
Fonti: Il ritratto, a cura di Stefano Zuffi, Electa, Milano, 2000