
Tra ballerine di Can Can, locali e vita notturna parigina, prosegue il viaggio attraverso il ritratto, con un personaggio notevole e rivoluzionario: Touluse-Lautrec. Incarnazione perfetta del baudelairiano pittore della vita moderna, Henri de Tolouse-Lautrec ci propone il superamento dell’estetica impressionista e l’affermazione di una concezione dell’arte profondamente aderente alla realtà.
Se le sue ambientazioni a prima vista sono del tutto simili a quelle dei pittori impressionisti, in particolare ai gioiosi scenari di Renoir, a una lettura più approfondita esse rivelano una visione del mondo radicalmente diversa.
Non è più la spensieratezza della gita domenicale o della parentesi mondana a essere immortalata da Lautrec, bensì l’ambiguità della condizione moderna.
Banchieri, prostitute, cantanti e ballerine sono i personaggi che popolano i suoi quadri e che lui ritrae come fantasmatiche comparse della commedia umana.
Alla classica concezione del bello il pittore sostituisce una definizione dell’arte capace di trasfigurare il volto umano in una maschera caricaturale. Anche la sua tecnica pittorica porta a espressione gli ideali estetici della modernità, influenzata dalla stilizzazione dell’arte giapponese e dall’appiattimento percettivo operato dalla fotografia.
La Goulue al Moulin Rouge fissata da Henri de Toulouse-Lautrec
Louise Weber, soprannominata La Goulue (la ghiottona), è raffigurata al Moulin Rouge, un cabaret di Montmartre frequentato dal demi-monde, in cui si esibiva ballando. L’artista del Can Can è affiancata dalla sorella alla sua destra e, alla sua sinistra vediamo il suo amante parigino. Toulouse-Lautrec ha fatto molti dipinti della Weber, una vera mattatrice dello spettacolo, conosciuta per il suo appetito. La donna con i capelli rossi, un nastrino nero al collo e un abito scollato fino a lasciare intravedere il seno è colta in primo piano e il tutto ci ricorda quasi un’istantanea.
Continua l’esplorazione …
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C.C.
Fonti: Il ritratto, a cura di Stefano Zuffi, Electa, Milano, 2000