
Nella storia del Simbolismo che Artesplorando ripercorre attraverso tutti i suoi principali interpreti, Albert Besnard occupa un posto di rilievo.
Nato in una famiglia di artisti, Besnard fu inizialmente guidato da Jean Bremond, già allievo di Ingres. A diciassette anni si iscrisse all’Ecole des Beaux-Arts ed espose per la prima volta al Salon del 1868 e vinse il Prix de Rome con un’opera che riecheggiava Fragonard e che preannunciava la tecnica vigorosa e sintetica di colorista brillante e originale che lo avrebbe contraddistinto.
Nel 1890 fu tra i fondatori della Societe Nationale des Beaux-Arts, dove espose da quel momento in poi. Ebbe un notevole successo e una brillante carriera istituzionale. Nel 1912 fu eletto membro dell’Academie des Beaux-Arts e direttore dell’Accademia di Francia a Roma, nel 1922 divenne direttore dell’Ecole nationale superieure del Beaux-Arts di Parigi, nel 1926 entrò nell’Academie française.
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Besnard scelse di realizzare un dipinto che si apre su un cielo notturno percorso da un vortice molto onirico: la prima impressione che abbiamo è quella di trovarci in un sogno astronomico.
Forse molti di voi non lo conoscevano prima della lettura di questo post, ma qui sotto potete accedere ad una galleria di opere che ve lo presenteranno al meglio.
Scopri di più …
Questo post fa parte di un percorso attraverso il Simbolismo. Per scoprire i temi, gli autori e le opere di questo movimento affascinante e poco esplorato, segui l’etichetta #simbolismoesimbolisti
C.C.
Questo post si avvale di contributi bibliografici vari che potete consultare qui