Art nouveau

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Art nouveau
Decorazione. Privat-Livemont, graffito su un edificio di Bruxelles

Lart nouveau fu un movimento artistico e uno stile decorativo che, con declinazioni diverse, si diffuse in Europa e negli Stati Uniti tra il 1890 e il 1910. Come possiamo intuire dal termine, rappresentò per certi versi il desiderio di creare uno stile nuovo e di non rifarsi più agli stili storici del passato.
Il tratto più caratteristico dell’art nouveau sicuramente risiede nelle linee, nelle forme e nei soggetti rappresentati. Si ispirò infatti da un lato alla natura, ai fiori, alle foglie e ai viticci, dall’altro elevò a musa un archetipo di figura femminile dai capelli folti e fluenti.

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Pietro Fenoglio, Casa Fenoglio-Lafleur a Torino

Ritroviamo quindi linee sinuose, asimmetriche in tutte le arti, dalla scultura al design, dall’architettura alla gioielleria, dalle vetrate agli oggetti in metallo. Ma l’art nouveau riversò la sua influenza anche nel disegno, nell’illustrazione, nella pittura e nella realizzazione dei primi cartelloni pubblicitari. Troviamo infatti elementi art nouveau nelle opere dei pittori Alfred Gilbert, Aubrey Beardsley e Jan Toorop, per esempio, come pure nei dipinti di Munch e Matisse.

Ma da dove arriva il nome di questo stile? Fu il negozio del commerciante d’arte di origine tedesca Siegfried Bing a ispirare il nome. La sua attività si chiamava infatti “La Maison de l’art nouveau” e venne aperta a Parigi nel 1895 contribuendo alla diffusione del moderno design. Il termine art nouveau però apparve per la prima volta nella rivista belga L’Art Moderne nel 1884, riferendosi a un gruppo di scultori, designer e pittori chiamati Les XX, i cui membri fondatori includevano James Ensor e Théo van Rysselberghe.

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La città d’elezione per eccellenza di questo movimento artistico fu quindi Parigi, ma le origini dell’art nouveau vengono da lontano, forse da oriente. Si è parlato infatti più volte di fonti d’ispirazione quali l’arte giapponese o quella celtica. In parte le radici dell’art nouveau affondano in Inghilterra, dove il movimento arts and crafts aveva già messo le basi di una tradizione nelle arti applicate. Non a caso in Francia l’art nouveau è definita a volte “modern style“, che rispecchia le origini inglesi.

Art nouveau
Manifesto pubblicitario di Alfons Mucha per le Bieres de la Muse

Un movimento cosmopolita

Questo movimento ebbe molte versioni e varianti in diversi paesi europei. Abbiamo ad esempio in Spagna il modernismo, in Italia il liberty, in Austria il Sezessionstil, in Germania lo Jugendstil. Si trattò quindi di uno stile veramente internazionale anche perché i suoi esponenti andavano da Mucha, un artista d’origine ceca che produsse a Parigi le sue opere più importanti, a Tiffany a New York. Per non parlare dell’architetto spagnolo Antoni Gaudì a Barcellona, città fulcro di una particolare variazione dell’art nouveau con una prevalenza di forme a bulbo. Sicuramente questo cosmopolitismo fu incentivato dalle molte mostre internazionali che fiorirono in quegli anni e che raggiunsero l’apice con l’Esposizione Universale di Parigi del 1900.

Con la prima guerra mondiale l’art nouveau sfiorì, come un fiore colpito da una gelata improvvisa. Ma il segno era stato lasciato e ponendo l’inizio di una concezione estetica moderna.

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C.C.

Questo post si avvale di contributi bibliografici vari che potete consultare qui

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