
Continua l’esplorazione del Simbolismo, e lo facciamo con l’ennesimo artista che sicuramente a molti di voi suonerà sconosciuto.
Hans Thoma è però uno dei pittori tedeschi più importanti della fine del XIX secolo. Nacque a Bernau, nel cuore della Foresta Nera, nel 1839. Autodidatta, l’artista si formò a Karlsruhe e a Düsseldorf negli anni sessanta del XIX secolo. Thoma farà poi un lungo soggiorno a Parigi, durante il quale ebbe modo di conoscere Gustave Courbet che avrà una grande influenza sulla sua arte. Al realismo del pittore francese sono legate le sue opere migliori come La sorella e Frutteto. Nel 1874 fece un viaggio anche in Italia, dove studiò la pittura del Quattrocento. Nel corso del suo sviluppo artistico subì l’influenza di Hans von Marées e di Arnold Böcklin, che lo porterà nella maturità ad ambizioni simbolistiche e a opere di scarso rilievo, come Gli arcieri e Il custode della valle
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Nel 1899 è a Karlsruhe, direttore della galleria locale e professore all’Accademia delle Belle Arti. Da questo momento divenne un amato pittore, ma di scuola. Nel 1909 venne inaugurato a Karlsruhe, in occasione del suo settantesimo anno, un museo a lui dedicato. In quello stesso anno diede alle stampe Im Herbst des Lebens (Nell’autunno della vita) e, due anni dopo, Im Winter des Lebens (Nell’inverno della vita). In seguito, dividendo la sua carriera tra Monaco di Baviera, Francoforte e Firenze, l’artista fu tra quei “romani di Germania” che ricavarono nell’osservazione dell’arte rinascimentale le fondamenta per un’espressione contemporanea che influì in modo significativo nella nascita del simbolismo europeo di fine secolo. Poco prima della sua morte (1924) gli venne dedicata a Basilea e a Zurigo una grande retrospettiva.
Uno dei più importanti pittori in Germania nel XIX secolo
Thomas fu tra i pittori più importanti della fine del XIX secolo in Germania, autore di affreschi, quadri a olio, acquerelli, litografie, incisioni e disegni. Suoi temi preferiti furono, oltre ai paesaggi, il ritratto (numerosi gli autoritratti), e le scene di vita popolare. Nella sua arte d’ispirazione realista, il suo senso profondo della natura si traduce in forme sicure e solide, in composizioni semplici e fortemente equilibrate. Seppe assimilare, con stile molto personale, i molteplici influssi che su di lui esercitarono gli amici, Böcklin, Leibl e Marées. La saldezza del disegno e un marcato senso plastico determinano l’effetto monumentale prodotto dalle sue opere, che si accentua con l’influenza simbolista.
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Questo post fa parte di un percorso attraverso il Simbolismo. Per scoprire i temi, gli autori e le opere di questo movimento affascinante e poco esplorato, segui l’etichetta #simbolismoesimbolisti
C.C.
Questo post si avvale di contributi bibliografici vari che potete consultare qui