Dal 1880 iniziò a frequentare anche la prestigiosa Académie Julian una scuola privata di pittura e scultura, fondata a Parigi nel 1867 dal pittore francese Rodolphe Julian. Di carattere gentile e simpatico, fece subito amicizia sia con gli studenti che con i professori. La sua amicizia con Maurice Denis nacque in questi anni. Il primo successo giunse nel 1888 con una menzione al salon per Il tessitore ispirato al naturalismo fotografico.
La vera svolta però si verificò nell’autunno dello stesso anno, quando Serusier incontrò Gauguin a Le Pouldu in Bretagna: sotto la guida del maestro dipinse un piccolo paesaggio con colori puri, piatti e giustapposti, che definirono le forme di una natura semplificata, Talismano. Gauguin lo incoraggiò a liberarsi della costrizione imitativa della pittura, a usare colori puri, vivaci, accesi, a non esitare a esagerare le sue fantasie e a dare ai suoi dipinti una logica decorativa e simbolica. Trascorse l’estate del 1888 a Pont-Aven, una città che attirava allora molti artisti francesi e stranieri. Là si avvicinò al gruppo d’artisti che gravitavano intorno a Emile Bernard e Paul Gauguin e da questo periodo l’arte di Serusier non sarà più la stessa.
Sérusier ritornò quindi a Parigi con il dipinto realizzato insieme a Gauguin ed entusiasta lo mostrò ai suoi compagni di studi, facendoli partecipi delle sue nuove idee apprese dal gruppo di artisti di Pont-Aven. Fu così che l’artista raccolse alcuni amici dell’Académie, tra cui Pierre Bonnard, Maurice Denis, Henri Ibels e Paul Ranson e fondò il gruppo dei Nabis. Il gruppo si riuniva regolarmente per parlare di problemi teorici d’arte, di simbolismo, di scienze occulte e di esoterismo. In seguito si unirono ai Nabis: Armand Séguin, Édouard Vuillard, Ker-Xavier Roussel e Roger de la Fresnaye.
Negli anni successivi fece spesso ritorno in Bretagna: tra il 1889 e il 1890 andò nuovamente con Gauguin a Le Pouldu. Tuttavia, dopo la partenza di Gauguin per Tahiti nel 1891, il gruppo Nabis si dissolse. Dal 1891 Serusier si dedicò quindi allo studio della teosofia quale supporto teorico alle istanze estetiche; a fine anno si recò a Huelgoat con Verkade, che ne condivise le idee mistiche. Nelle opere di questo periodo il ductus dell’artista si fece più duro, le linee meno fluide.
In dicembre espose alla prima mostra dei Nabis presso la galleria del mercante d’arte Le Barc de Boutteville. Attratto dalle leggi dell’armonia guardò di frequente agli artisti prerinascimentali: questo interesse lo portò a compiere due viaggi in Italia (1893, 1904). In quegli anni l’artista si avvicinò alla scuola di arte sacra, istituita, sulla base di criteri revivalistici primitivi, dall’abate Didier Lenz, presso l’abbazia benedettina di Beuron in Germania. Per i monaci-artisti del monastero le leggi della bellezza erano divine, misteriosamente nascoste nella natura, e non potevano essere rivelate che agli artisti che possedevano un senso delle proporzioni e dell’armonia delle forme.

Nelle estati del 1893 e 1894 soggiornò a Chateauneuf du-Faou, dove eseguì con Verkade e Denis le decorazioni murali del Battistero. Nel 1895 espose al salon il ritratto di Marie Francisaille mentre l’anno successivo lavorò al set dell’Ubu Roy di Jarry, per il Theâtre de l’OEuvre. Molti degli artisti Nabis lavorarono ai decori e costumi del teatro simbolista: espressero così il loro ideale di semplificazione e di sintesi di diversi mezzi d’espressione.
Dal 1900 crebbe in Serusier l’interesse per gli aspetti allegorici e religiosi, resi con un linguaggio pittorico arcaizzante: i suoi studi tardivi sull’arte egiziana, i primitivi italiani e gli arazzi del Medioevo lo portarono a opere decorative, ritenute da artisti e critici troppo fuori dal tempo. Dal 1908 insegnò all’Accademia fondata da Ranson e nel 1921 pubblicò l’ABC de la peinture: un breve trattato nel quale sviluppava una teoria delle curve e delle forme semplici, una teoria dei colori e un metodo di ricerca dei colori smorzati, una sorta di memoria di tutte le sue ricerche estetiche.
Sérusier morì nel 1927 a Morlaix.
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C.C.
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