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Nature morte (non morte) – Fede Galizia

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Nature morte (non morte) - Fede Galizia

Nature morte (non morte) - Fede Galizia

Questa artista non molto conosciuta al grande pubblico ci fa capire come la natura morta può essere spesso tutt’altro che morta. Lei inoltre è una delle poche artiste donna del suo tempo e anche per questo motivo credo vada assolutamente riscoperta. Fede Galizia, milanese come Caravaggio, e di pochi anni più giovane di lui, ci apre una questione singolare. Già non è molto frequente trovare artisti-donne in quel periodo, in più lei passò la vita a dipingere molte nature morte. Era quindi figlia dello stesso tempo di Caravaggio, o dal suo modo di dipingere fu influenzata e convertita? All’epoca in cui visse la donna il cardinale Federico Borromeo regalò la ➡Canestra di Caravaggio alla sua biblioteca Ambrosiana appena fondata nel 1607 e aperta al pubblico due anni dopo.

Il cardinale collezionava infatti con passione i dipinti fiamminghi e le nature morte. È quindi molto probabile che l’artista visitò l’Ambrosiana in cui vi vide l’opera di Caravaggio, rimanendone forse molto colpita. Fede in questa natura morta con ciliege riprende le farfalle tanto care ai fiamminghi e la frutta della Canestra di Caravaggio. Figlia del pittore di miniature Nunzio Galizia, iniziò a dipingere già all’età di 12 anni. Fra le sue opere si contano anche molti ritratti, scene religiose e pale d’altare. Le nature morte di Fede Galizia si collocano all’interno della complessa fase iniziale della natura morta come genere autonomo in ambito italiano, tra la fine del XVI e l’inizio del XVII secolo. Morì di peste a Milano nel 1630.

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Vi invito a riscoprire questa gemma nascosta.

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Questo post fa parte di una serie di piccoli giochi di curiosità dedicati alle nature morte. Leggi altro seguendo l’etichetta #naturemorte(nonmorte)

C.C.

Fonti: Il museo immaginato, Philippe Daverio, Rizzoli, Milano, 2011

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