
La Moillon che oggi vi presento è della generazione successiva alla Fede Galizia, quando il gusto sperimentale delle nature morte era ormai diventato un linguaggio internazionale. Louise Moillon è una pittrice francese del 1600. Non si sa quasi niente della sua vita. Era di una famiglia calvinista e si sposò con un calvinista, ma si convertì al cattolicesimo in fin di vita per sfuggire alle persecuzioni dopo la revocazione dell’Editto di Nantes e poter così conservare i suoi beni.
Le donne all’epoca non potevano frequentare le scuole di pittura e non potevano dipingere modelli nudi. Le più fortunate in questo senso erano le figlie di pittori (quale lei era) che potevano ricevere lezioni dal loro padre, ma spesso suscitavano scandalo in società. Le nature morte non erano però oggetto di scandalo. Ed è forse per questo che Louise Moillon si dedicò a dipingerle, soggetti considerati allora minori e adatti alle donne.
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Questo post fa parte di una serie di piccoli giochi di curiosità dedicati alle nature morte. Leggi altro seguendo l’etichetta #naturemorte(nonmorte)
C.C.
Fonti: Il museo immaginato, Philippe Daverio, Rizzoli, Milano, 2011