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Il romanticismo in Gran Bretagna

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Il romanticismo in Gran Bretagna
Il romanticismo in Gran Bretagna
William Blake, il grande drago rosso

Gli intellettuali inglesi poterono attingere ad una tradizione ricca di spunti nel proprio paese che anticipò i temi romantici. Il giardino all’inglese costituiva una fonte preziosa di ispirazione per i soggetti pittorici e sentimentali che, con i suoi ornamenti esotici, trasmetteva la magia malinconica dei paesi lontani. Ben presto si arricchì di edifici e rovine neogotiche che andarono a costituire l’ambientazione perfetta del romanzo nero. Il “gothic romance” che si prolungherà ben oltre il XIX secolo. La crescita economica e la rivoluzione industriale, che inarrestabile cambiò la grandezza e l’aspetto dei centri urbani. Creando quartieri enormi e fatiscenti dove il proletariato trovava rifugio, portò allo sviluppo di una visione romantica e demoniaca della realtà industriale e del progresso. Basti ricordare Joseph Wright of Derby di cui abbiamo parlato in passato.

Ma sicuramente le due personalità che hanno maggiormente caratterizzato il romanticismo visionario-onirico in Gran Bretagna sono Johann Heinrich Fussli, pittore svizzero, che visse in Inghilterra dal 1776 fino alla morte avvenuta nel 1825. E William Blake, pittore e poeta, definito il più grande e visionario mitologo del primo romanticismo. Entrambi portarono visioni fantastiche e a volte morbose di un romanticismo intriso di motivi demoniaci, torbidi e turbolenti.

Johann Heinrich Fussli, Incubo
Johann Heinrich Fussli, Incubo

Nel campo della pittura di paesaggio, che abbiamo visto caratterizzò tutto il romanticismo, la transizione fu più pacata. I pittori inglesi di questo genere erano già avvezzi a rappresentare le regioni più affascinanti del proprio paese e dell’Europa centro-meridionale. Alla costante ricerca del “pittoresco”, il rifiuto delle geometrie regolari. Per ritrovare la sensazione gradevole nella irregolarità e nel disordine spontaneo della natura, con inserimento di rovina, o falsa rovina. Accanto ad artisti come Thomas Girtin, John Crome, Richard Parkes Bonington o John Sell Cotman, si distinse John Constable. In particolare le sue rappresentazioni della natura spiccavano per la ricchezza delle atmosfere e la morbidezza della pennellata.

E sopra tutti i pittori paesaggisti romantici inglesi (a parer mio), spicca la personalità di William Turner. Ben rappresenta il “sublime”, cioè quel sentimento di paura e di orrore suscitati dall’infinito, dalla dismisura, da “tutto ciò che è terribile o riguarda cose terribili”. Nei suoi quadri la natura sembra dissolversi nei valori della luce e del colore. Grande rivoluzionario ed anticipatore dell’impressionismo. Un’innovazione che fu accolta con roventi critiche da parte della casta rappresentata dai docenti della Royal Academy più classicista.

Turner, pace, esequie in mare
William Turner, pace. esequie in mare

Il romanticismo inglese seppe poi produrre, in epoca relativamente tarda, esiti molto interessanti. Mi riferisco al movimento preraffaellita (a cui ho dedicato in passato un post specifico) che con uno stile allegorico e arcaizzante, diede vita alla rappresentazione di temi psicologicamente morbosi o di natura sessuale. Temi considerati tabù dalla morale vittoriana dell’epoca.

Continua l’esplorazione …

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C.C.

Fonti: Romanticismo, Norbert Wolf, Taschen, Colonia, 2008

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