La scultura bronzea, piccola guida per capire cos’è

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La scultura bronzea, piccola guida per capire cos'è

Il bronzo è alla base di questo tipo di scultura, ovviamente, e qui cercherò proprio di parlarvi della scultura bronzea, come tecnica artistica molto specifica. Partiamo quindi dal materiale. Il bronzo è una lega di rame e stagno con altre piccole quantità di metalli, prodotta artificialmente fin dall’antichità e apprezzata per la facilità di fusione, di colabilità e bellezza della patina che assume. Tramite un processo di fusione, dal bronzo si possono ricavare sculture di varie dimensioni e altri oggetti ornamentali, monete, armi e utensili.

La fusione a cera persa

La tecnica di fusione a “cera persa” era già in uso in età classica ed è quella principalmente usata per realizzare oggetti in bronzo. L’oggetto da riprodurre veniva modellato in cera attorno ad un’anima di terra refrattaria, quindi rivestito dello stesso materiale e provvisto di canali di colata e di sfiato. La cera sciogliendosi fuoriusciva e al suo posto si colava il metallo ottenendo così la copia della forma precedentemente modellata in cera. Il manufatto artistico realizzato con questo metodo rimane un unicum perché non può essere riprodotto in maniera seriale. Il bronzo può inoltre assumere colore e caratteristiche diverse a seconda della quantità di rame e di stagno.

Una prevalenza di rame conferisce al bronzo malleabilità (adatta al conio delle monete) e ne caratterizza la sfumatura cromatica. Una percentuale maggiore di stagno aumenta la sua durezza e determina una colorazione giallo-dorata. Per fluidificare i getti veniva aggiunto del piombo. A protezione delle superfici bronzee veniva impiegata e tuttora viene usata, la cera. Questo perché il bronzo è un materiale estremamente reattivo agli agenti atmosferici che provocano fenomeni chimico-fisici di corrosione e di trasformazione dei componenti metallici della lega.

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Una tecnica sopravvissuta nei secoli

Questa è una tecnica artistica che ci arriva dagli albori dell’arte, passando dalla Grecia classica (di cui rimangono pochi esempi per il fatto che il metallo veniva rifuso e riutilizzato), da Roma, dal Medioevo al Rinascimento fino ai giorni nostri. Gli artisti hanno sempre usato questo materiale e quasi tutti gli scultori oltre a opere in marmo e legno, ne hanno realizzate anche in bronzo.
Una tecnica che sopravvive ai secoli!

C.C.

Questo post si avvale di contributi bibliografici vari che potete consultare qui

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