
Bello e arte, un binomio che spesso è andato a braccetto. Ma cos’è il bello?
Bello è un aggettivo che usiamo spesso per indicare qualcosa che ci piace. Sembra che, in questo senso, ciò che è bello sia uguale a ciò che è buono, e infatti in epoche diverse si è posto uno stretto rapporto tra il Bello e il Buono. L’epoca moderna però in particolare, ha posto uno stretto rapporto tra Bellezza e Arte, cosa che non è così ovvia come crediamo.
Se certe teorie estetiche hanno riconosciuto solo la Bellezza dell’arte, sottovalutando quella della natura, in altri periodi storici è successo l’inverso. La Bellezza era una qualità che potevano avere solo le cose della natura, mentre l’arte aveva soltanto il compito di far bene le cose che faceva, in modo che servissero allo scopo per cui erano destinate. Questo a tal punto che si considerava arte sia quella dello scultore, del pittore, del costruttore di barche, del falegname o del barbiere. Soltanto molto più tardi, per distinguere la pittura, la scultura e l’architettura da quello che oggi chiamiamo artigianato, si è elaborata la nozione di Belle Arti.
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Una cosa è chiara: in ogni epoca gli artisti hanno rappresentato ciò che ritenevano Bello, un ideale del loro tempo, di come dovevano essere persone, edifici, oggetti, ecc ecc. Il fatto è che questo ideale di bellezza si è sempre modificato e avvicinandosi ai giorni nostri è diventato sempre più soggettivo.
I canoni di bellezza contemporanei
Quindi … largo a ciò che pensate e a ciò che ciascuno di noi ritiene Bello!
C.C.
Questo post si avvale di contributi bibliografici vari che potete consultare qui