San Girolamo, Joachim Patinir

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san Girolamo
Joachim Patinir, paesaggio con san Girolamo, 1516-1517, Museo del Prado, Madrid
All’olandese Joachim Patinir va riconosciuto il merito di aver diffuso, se non addirittura inventato il “grande paesaggio panoramico“.
All’inizio del XVI secolo i suoi dipinti ebbero una grande fortuna in tutta Europa, tanto che lo stesso Durer ne lodò le doti di paesaggista.

Il dipinto che vedete rappresenta san Girolamo. Ma protagonista è il paesaggio! Da una posizione sopraelevata, lo sguardo dell’osservatore si sofferma sui vari elementi che, netti e precisi nel primo piano, si fanno sempre più indefiniti con l’aumentare della distanza, fino alle minacciose e già romantiche nubi temporalesche, gonfie di pioggia. In primo piano sulla sinistra, un’imponente formazione rocciosa cava, che lo sguardo è libero di attraversare grazie a un’apertura sul fondo, offre riparo al santo.

L’uomo è impegnato a estrarre la spina dalla zampa del leone. Sullo sfondo gli eventi leggendari nei quali compare il leone, compagno di Girolamo, si compongono diventando parte di un tutto che il paesaggio unisce, annullando i limiti temporali. Questo dipinto rappresenta un paesaggio universale, metafora delle tentazioni. Un mondo tanto bello nelle apparenze quanto vizioso nel profondo, cui il santo volge le spalle rintanandosi in un modesto rifugio. Completamente assorto nella sua occupazione non si cura della bellezza di ciò che lo circonda. L’angusto e scosceso sentiero che conduce al convento alle sue spalle diventa metafora della difficile ascesa alla virtù nel quale i malfattori trovano remissione e perdono. Uno straordinario paesaggio che vi invito a scoprire o a riscoprire.

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C.C.

Fonti: Paesaggi, Norbert Wolf, Taschen, Colonia, 2008

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