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Bella Rosenfeld: grande amore e musa di Chagall

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Bella Rosenfeld: grande amore e musa di Chagall
Bella Rosenfeld
Bella Rosenfeld

Non muoverti, resta dove sei. Non riesco a stare ferma. Ti sei gettato sulla tela che vibra sotto la tua mano. Intingi i pennelli. Il rosso, il blu, il bianco, il nero schizzano. Mi trascini nei fiotti di colore. Di colpo mi stacchi da terra, mentre tu prendi lo slancio con un piede, come se ti sentissi troppo stretto in questa piccola stanza. Ti innalzi, ti stiri, voli fino al soffitto. La tua testa si rovescia all’indietro e fai girare la mia. Mi sfiori l’orecchio e mormori… queste sono le parole di Bella Rosenfeld, moglie, musa e compagna di vita di Marc Chagall.

Come avete già capito, vi trovate nello spazio mensile dedicato al rapporto tra gli artisti e le loro muse. E oggi è la volta di una coppia affiatatissima il cui legame va ben oltre quello artista-modella-amante. Bella rappresenterà per Chagall la cosa forse più importante per un uomo, l’amore della sua vita! Marc ha ventitré anni e Bella quattordici quando si conoscono a San Pietroburgo. Lui è un pittore in cerca di fortuna, lei invece una diligente studentessa, appartenente a una famiglia di ricchi commercianti, padroni delle oreficerie più belle della città.

L’unica cosa che accomunava Marc e Bella era l’appartenenza religiosa delle proprie famiglie, entrambe ebree osservanti. Già la prima volta che si vedono tra i due è un vero e proprio colpo di fulmine: scrivendo la sua autobiografia Marc racconterà di una giovane dalla pelle d’avorio e dai grandi occhi neri che lo ha affascinato da subito. Dal canto suo Bella ricorderà una scintilla scattata per quel ragazzo particolare dai riccioli scompigliati e lo “sguardo di una volpe negli occhi azzurro-cielo”.

Bella nelle opere di Chagall

Bella diverrà presto l’origine d’ogni ispirazione per le opere di Marc Chagall. Lo vediamo molto bene già nel dipinto del 1909 La coppia a tavola, in cui la tredicenne Bella Rosenfeld è ritratta come una musa e una modella che posa per amore e non per soldi. Durante gli anni tranquilli del loro fidanzamento, l’artista creò una serie di dipinti dedicati all’amore: ne è un esempio Gli amanti in blu del 1914 in cui Marc e Bella hanno i volti vicinissimi, fermati in un istante in cui sentimento e sogno sono un tutt’uno e le persone diventano personificazione dell’amore stesso.

Bella Rosenfeld
Marc Chagall, amanti in blu

Quest’opera in particolare è straordinaria nella sua tenera dolcezza: Bella appoggia le dita sulle guance del suo amato, trascinandolo a sé e dandogli un bacio dolce e sicuro sul lato delle labbra, trattenendo il volto di Marc. Il bianco dei loro corpi brilla accentuato dal contrasto con il blu vibrante dei pigmenti puri, da cui si sprigiona l’energia della loro intimità. Tutto con gli occhi chiusi. Nel 1915 la loro storia d’amore continua con un bel matrimonio.

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La luna di miele la passarono nella campagna di Vitebsk, immersi nella natura, assorbendone la forza e la pace. L’anno dopo nasce il frutto del loro amore: la figlia Ida. Da quel momento le tele di Chagall avranno una nuova musa: nell’opera Le fragole del 1916 s’intravede la piccola Ida vicino al tavolo da pranzo, in secondo piano. Sembra quasi di sentire in questo dipinto il profumo delle fragole fresche, che cadono nei piatti.

Bella Rosenfeld
Marc Chagall, le fragole

La giovane famiglia sarà costretta a emigrare in Lituania e poi in Germania, finché non si trasferiranno a Parigi nel 1924: le loro vite si intrecceranno così con le questioni politiche internazionali che tra le grandi guerre sconvolsero l’Europa. Vicino ai suoi soggetti tradizionali vediamo da questo momento la sensibilità dell’artista che sente la crisi politica. Chagall assorbe il mondo ebraico che popolava l’Europa dell’est e la Russia alla fine dell’ottocento e nella prima metà del novecento per riversarlo sulla tela. Quel mondo fatto d’ortodossia religiosa, di laicità e di tradizioni Yiddish, verrà distrutto con violenza dal nazismo, ma anche dall’Unione Sovietica di Stalin.

La famiglia di Chagall restò unita e si spostò nel 1939 nel sud della Francia, a causa dell’estendersi del nazismo. Ma non basterà e appena due anni dopo, nel 1941, Marc, Bella e Ida fuggirono negli Stati Uniti. Pochi anni più tardi, nel 1944, Bella morì a causa di una infezione virale, lasciando Marc in una disperazione totale. I suoi dipinti porteranno sempre sulla superficie dipinta il ricordo dell’amata che in un certo senso continuerà a vivere nel mondo onirico e fantastico di Marc per il resto della sua vita. In fondo, si sa, l’arte è un mezzo per l’immortalità.

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Una lettura che vi consiglio per comprendere il profondo rapporto che legava i due è Come fiamma che brucia di cui trovate tutte le informazioni QUI.

➡ Bellezza divina tra Van Gogh, Chagall e Fontana
➡ Gli amanti in blu, Marc Chagall

C.C.

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