
Terza parte per la storia dell’affresco.
Ed eccoci giunti al medioevo in cui, nonostante fosse scaduta di livello, spesso imbastardita con finiture a secco, la tecnica a fresco sopravvisse. Ce lo dimostrano le opere e le indicazioni delle rare fonti, dal manoscritto di Lucca a quello di Teofilo, al testo che Dionisio da Furna compose all’inizio del 700 ispirandosi ad antichissime tradizioni.
Ma è al Libro dell’arte di Cennini, divenuto il riferimento classico, che dobbiamo la conoscenza dei procedimenti in uso dalla fine del Duecento a quasi tutto il Quattrocento.

Buona parte della storia della pittura italiana abbiamo visto che è scandita da cicli di affreschi, ma sicuramente il Quattrocento segna un secolo di svolta, lasciandoci splendide testimonianze. Dalla cappella Brancacci del duo Masolino-Masaccio (iniziata nel 1424) alla Trinità del solo Masaccio in Santa Maria Novella (1426) la conquista della prospettiva prosegue a Firenze con gli affreschi di Paolo Uccello e del Beato Angelico fino alle spettacolari Storie del Battista dipinte da Filippo Lippi a Prato.
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Intanto Pisanello, tra i maggiori esponenti del gotico internazionale in Italia incarna la stagione del tramonto del gotico e insieme l’apertura verso il fascino dell’antico. Dopo la metà del Quattrocento la pittura italiana procede verso un linguaggio espressivo comune, e l’affresco è incontestabilmente il mezzo d’espressione fondamentale.

Nel 1481 papa Sisto IV chiama a Roma i migliori pittori attivi a Firenze per affrescare la cappella da lui appena costruita in Vaticano. Oltre a Perugino e Botticelli, il gruppo comprende il Ghirlandaio, Cosimo Rosselli, Luca Signorelli. Gli affreschi parietali della Cappella Sistina segneranno, oltre al successo dell’affresco come tecnica principe, il trionfo collettivo della scuola fiorentina e dell’arte italiana!
Continua l’esplorazione …
L’affresco, piccola guida per capire cos’è
4: l’affresco dal Cinquecento ai giorni nostri
2: gli albori della tecnica dell’affresco e il mistero romano
Sinopia, spolvero ed incisioni: per non sbagliare un affresco!
C.C.
Magnífico, obrigada Cristian.