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La cattedrale di Salisbury, John Constable

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John Constable, la cattedrale di Salisbury
la cattedrale di Salisbury
John Constable, la cattedrale di Salisbury vista dalla residenza del vescovo, 1823
Oggi l’artista che ci conduce attraverso il Romanticismo è John Constable. Due parole per definirne la biografia. Nasce nel Suffolk nel 1776 figlio di un agiato proprietario di mulini della regione. Si avvicinò alla pittura da autodidatta prendendo le prime lezioni da un pittore locale. Nel 1795 si trasferì a Londra dove lavorò come disegnatore di cartine topografiche, ma solo nel 1799 venne ammesso ai corsi della Royal Academy. Come molti pittori del suo tempo Constable si recò in Italia, a Venezia e a Roma, nel 1819.

Fu molto influenzato da Claude Lorrain e dagli acquerelli di Thomas Girtin, ma più importante di tutti i modelli fu l’osservazione dal vivo della natura: fu infatti il primo artista a fondare il proprio lavoro sullo studio della natura e sulla sua dettagliata e accurata riproduzione.

La cattedrale di Salisbury

L’opera che qui vi mostro venne realizzata nel 1828, su incarico del vescovo di Salisbury, amico di Constable, che decise anche il taglio prospettico con cui doveva essere ritratta la cattedrale. L’alto prelato è rappresentato a sinistra, in primo piano, mentre passeggia con la moglie e le indica l’edificio sacro. Alle pareti e all’alto campanile della chiesa gotica, che risplende nel sole evidenziando la filigrana della pietra, si contrappone la cornice morbida dei grandi alberi.

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Qui la casa di Dio diventa un simbolo della storia della nazione e dell’ordine armonioso di tutte le cose. L’efficacia romantica è accentuata dal fatto che in Inghilterra le cattedrali sorgevano fuori dai centri delle città ed erano circondate da grandi spazi di campagna.

Se nei primi anni di attività Constable eseguì una serie di ritratti a contenuto religioso, dal 1820 in poi si dedicò quasi esclusivamente alla realizzazione di paesaggi, traendo ispirazione dalla campagna inglese, che gli era particolarmente familiare. Il vento, le nuvole, le condizioni atmosferiche e i valori della luce assumono nelle sue opere un ruolo sempre più rilevante.

La critica che più spesso gli venne mossa fu quella di realizzare quadri mancanti di completezza, quasi fossero più degli schizzi che opere complete. Ma nonostante ciò le sue opere esposte al Salon parigino del 1824 gli valsero un successo strepitoso, una medaglia d’oro e una grande influenza sulla pittura francese. La sua carriera fu coronata dalla nomina nel 1829 a membro della Royal Academy di Londra.

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Se vuoi leggere altro sul Romanticismo ed i suoi interpreti segui l’etichetta #romanticieromanticismi. Leggi gli altri articoli dedicati all’artista inglese.

C.C.

Fonti: Romanticismo, Norbert Wolf, Taschen, Colonia, 2008

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