
Continua il viaggio attraverso il Romanticismo con l’opera di Karl Blechen, pittore tedesco nato a Cottbus, figlio di Adrian Blechen e Mutter Johanna Christiana, appassionati di cultura e di arte. Lavorò inizialmente come impiegato in una banca berlinese. Nel 1822 però si iscrisse all’Accademia di Berlino e la sua vita cambiò decisamente.Tutto il suo percorso artistico si svolse tra il romanticismo e il realismo. A Dresda incontrò David Friedrich e Johan Christian Clausen Dahl, che sicuramente influenzarono il suo percorso artistico. Decisivo fu anche il viaggio fatto in Italia negli anni 1828/29. I moltissimi dipinti a olio eseguiti durante quel soggiorno lo caratterizzano come un autentico pittore en plei air. Vicino per sensibilità a Turner e al francese Camille Corot, che furono in Italia nello stesso periodo e che probabilmente Blechen ebbe modo di conoscere e studiare.
Il ponte del Diavolo
I lavoratori che compaiono sul limitare del sentiero, la presenza dei materiali da costruzione e l’armatura del nuovo ponte, più alto e imponente del primo, sembrano celebrare la marcia ufficiale della tecnica anche nei luoghi più impervi. Ma l’osservatore dubita del fatto che il quadro esprima ottimismo per il progresso. Il ponte appare troppo esposto al sovrastante paesaggio alpino, troppo fragile per contrastare le forze della natura.
Negli anni successivi al viaggio in Italia la sua componente romantica acquisì nella propria opera un ruolo sempre maggiore. Le atmosfere dei paesaggi si fecero più cupe, mentre la figura umana divenne spettatrice o vittima di eventi catastrofici.
Un grande colorista della pittura tedesca
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C.C.