
Le opere dello straordinario artista che ci accompagna oggi nel viaggio attraverso il romanticismo sono caratterizzate da grandi dimensioni, ampi panorami e una resa realistica della natura. Attraverso un’attenzione maniacale per i dettagli, forse dovuta agli studi di scienze naturali compiuti da questo artista. Si tratta di Frederic Edwin Church. Dopo esser stato avviato alla pittura da due artisti della sua città natale nel Connecticut, Frederic si trasferì a Catskill. Dal 1844 al 1848 fu allievo di Thomas Cole, divenendo il più significativo erede della scuola americana di pittura paesaggistica.
Nel 1853 e nel 1857 intraprese alcuni viaggi in aree ancora inesplorate dell’America del sud. A questo periodo risale il dipinto che vedete qui. Le cascate del Niagara in cui la critica d’arte vide una metafora della potenza e della vitalità della giovane nazione. Con questo dipinto, Church creò una delle grandi icone della pittura americana. Il formato molto largo del dipinto che misura 229,9 cm, esprime il senso dell’enorme vastità della cascata, attribuendo al quadro la monumentalità di un panorama gigantesco. Bellissimo è il colore dei toni chiari, in alcuni punti addirittura delicati, che rappresentano la trasparenza dell’aria in contrasto con le monumentali formazioni geologiche e con l’energia incontenibile dell’acqua.
L’arcobaleno e il violetto del cielo, in cui si mescolano toni sorprendentemente morbidi, si fondono nel vapore acqueo che risale verso l’alto. La straordinaria padronanza del soggetto e il suo realismo confermano la serietà che Church dedicava allo studio della natura e delle proporzioni. Il dipinto esposto nel 1857 a New York e a Londra suscitò un grande scalpore e procurò alla giovane pittura americana un grande riconoscimento in Europa.
Nel 1868 viaggiò in Europa e attraversò la Grecia fino a raggiungere il vicino Oriente, mentre nel 1869 visitò il Labrador. Nei dipinti che eseguì durante i suoi viaggi, Church espresse sempre uno spiccato interesse per la botanica, la geologia e i fenomeni meteorologici.
Il pittore della natura primigenia
Church appartenne a quella generazione di pittori, come Fitz Hugh Lane e Bierstadt che si rivolsero sopratutto alla rappresentazione della natura primigenia e incontaminata, appena scaturita dalla mano di Dio. Rappresentare le risorse naturali del territorio americano significava per l’artista ribadite la propria fede nell’energia del Nuovo Mondo, nel “sacro destino d’America“. Ma questa visione dovette scontrarsi con la brutale distruzione della natura da parte dell’uomo che avvenne nell’arco di pochi decenni. Nelle opere di Church il paesaggio apparirà sempre più spesso trasfigurato da un’emozione nostalgica, da un doloroso richiamo all’epoca dei padri pellegrini e dei pionieri.
C.C.
Bellissimo 🙂
Bel blog complimenti!
Eliana
cuoreeanimaacolori.blogspot.it
Grazie Eliana 🙂