Il gruppo dei tirannicidi, una nuova sensibilità

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Il gruppo dei tirannicidi

Questo gruppo scultoreo rappresenta i due tirannicidi Armodio e Aristogitone, due aristocratici che attorno al 514 a.C. uccisero Ipparco, fratello del tiranno ateniese Ippia nell’ambito di una serie di giochi di potere. I due uomini sono qui rappresentati nell’atto dello scagliarsi contro Ipparco. Aristogitone dei due è quello barbuto, con il braccio sinistro in avanti e con la spada nella mano destra che è pronta a colpire. Armodio invece è imberbe e tiene la mano destra con la spada sollevata per infliggere il colpo mortale.

Il tema rappresentato in questo gruppo era stato in precedenza già raffigurato dallo scultore Antenor, ma la sua opera era stata portata in Persia da Serse. Delle sculture restano molte copie di età romana. Ma non è chiaro se si riferiscano all’opera di Kritios o di Nesiotes. In epoca ellenistica erano conosciuti entrambi i gruppi scultorei. Fra le repliche ci sono grandi affinità, con qualche piccola differenza. Si potrebbe anche pensare che Kritios e Nesiotes una volta rilevata la bottega di Antenor, si siano serviti di modelli rimasti, riproducendo fedelmente il suo lavoro.

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Questo gruppo mostra una moderna sensibilità. Notate la tensione psicologica nei gesti, l’impetuosità trattenuta, pronta a scattare per compiere l’omicidio. I volti sono caratterizzati da una fisionomia compatta e idealizzata. Le immagini che vedete qui sono riferite alle copie romane conservate al Museo Archeologico di Napoli. La testa di Aristogitone è in gesso da un’altra copia conservata a Roma, all’interno del Musei dei Conservatori.

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C.C.

Questo post si avvale di contributi bibliografici vari che potete consultare qui

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