
Joan Mirò, pittore, scultore e ceramista, nacque a Barcellona, in Spagna, nel 1893. I suoi primi lavori mostrano l’influenza di diversi movimenti artistici, ma è più precisamente nel surrealismo che l’artista trovò la propria strada. Per tutta la sua vita Mirò rimase infatti fedele al principio fondamentale del movimento surrealista. Lasciare libero l’inconscio con tutto il suo potere creativo, senza legarlo alle catene della logica e della ragione.
Diversi studi realizzati da Miró tra il 1916 e il 1918 si tradussero nella creazione di quattro paesaggi, realizzati nel 1918. Il pittore era solito, all’epoca, trascorrere le estati nella cittadina di Mont-Roig del Camp, pochi chilometri a sud di Barcellona e questa piccola città, in cui i genitori possedevano una fattoria in campagna, fu uno dei poli principali per la sua ispirazione artistica. Anche per questo legame con la propria famiglia, i paesaggi realizzati a Mont-Roig del Camp, che culminarono con l’opera intitolata La fattoria, sono considerati molto importanti per l’evoluzione dello stile del pittore.
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Una di queste quattro importanti creazioni è Casa della palma che potete vedere qui, in cui Miró realizzò un paesaggio in maniera molto descrittiva e illustrativa in cui vediamo una tipica fattoria della campagna spagnola, con i campi coltivati sotto un bel cielo azzurro. Il pittore qui ci mostra la tenuta agricola chiamata Mas d’en Romeu, collocata vicino a quella della famiglia dell’artista, denominata Mas Miró.
Oltre il realismo
L’assenza di profondità, di ombre e di personaggi, regalano a quest’opera un’aria sognante, semplice e ingenua. Poco importa il realismo perché Mirò voleva fissare sulla tela un paesaggio simbolo che segnò profondamente la sua giovinezza, lasciando libere le emozioni, i ricordi e i sentimenti.

È in una casa come questa che l’artista si riprese dopo un forte esaurimento nervoso causato da un lavoro che proprio non gli si addiceva. Il padre infatti aveva consigliato a Mirò una carriera da contabile che il giovane abbandonò dopo la sua crisi nel 1911 per dedicarsi a tempo pieno alla carriera di artista. La casa della palma è quindi il primo importante traguardo creativo del pittore. Da questo momento iniziò a realizzare opere sempre più vicine al surrealismo.
L’artista stesso disse. “Quello che mi interessa è soprattutto la descrizione di un albero o di un tetto di tegole, foglia per foglia, ramo per ramo, filo d’erba per filo d’erba.”
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C.C.
Questo post si avvale di contributi bibliografici vari che potete consultare qui