
Degas è conosciuto al grande pubblico principalmente come pittore, ma la realtà dei fatti è ben diversa. Nell’atelier dell’artista che scolpiva per dipingere meglio, furono trovati, alla sua morte, circa centocinquanta modelli in cera o in argilla che non vennero mai esposti. L’unica di queste opere a essere esibita fu la Ballerina di 14 anni che vedete qui nella versione in bronzo, presentata da Degas alla mostra impressionista del 1881. Il fatto di tenere per sé queste sculture è spiegato dalle parole dell’artista che disse:
è solo per soddisfazione personale che ho modellato in cera bestie e persone, non per riposarmi dalla pittura e dal disegno, ma per dare maggiore espressione, ardore e vita ai miei dipinti e ai miei disegni. Sono esercizi per allenarmi, documenti, niente di più.
Se ti piace il blog, metti un like alla pagina Facebook 👇👇💛
Questa ballerina è una statua in bronzo, ma include anche l’utilizzo di altri materiali per dare un maggior effetto realista. I colori sono molto naturali, i capelli autentici, è vestita con un tutù e con delle vere e proprie scarpette di raso. Degas qui diventa quasi uno scienziato o un antropologo che osserva con grande precisione la realtà, mettendo la scultura sotto una teca di vetro come se fosse un esemplare da museo. L’artista sentiva il bisogno di esprimere la natura in tutto il suo carattere, il movimento in tutta la sua esatta verità, di accentuare le ossa, i muscoli e la compattezza delle carni.
L’opera fu giudicata negativamente dai critici per il modo in cui venne mostrata una ragazzina di quattordici anni: la paragonarono a una scimmia e a una mummia azteca da mettere sotto formalina. L’artista ci mostra con spietato realismo i segni lasciati sul corpo dell’adolescente dal duro lavoro della danza, portando all’estremo la logica del realismo. La modella fu una giovane ballerina di nome Marie Geneviève van Goethem. La testa è lievemente piegata da un lato, il mento rialzato quasi sprezzante, ma lo sguardo appare stanco.
Le spalle e le braccia sono tese, le dita delle mani strettamente intrecciate dietro la schiena. La versione in bronzo fu realizzata dopo la sua morte per preservare al meglio le caratteristiche dell’opera originale in cera. La teca di vetro è l’unico elemento voluto proprio da Degas che, in questo modo, riconosceva alla sua ballerina lo statuto di opera d’arte. Un lavoro toccante per la grande dignità espressa da questa giovane donna.
Scopri di più …
Allora, vi è piaciuta quest’opera? Conoscevate già Degas? Scrivetemi impressioni, pareri, suggerimenti e rimanete ancora con me su Artesplorando 🙂
Tutti i post dedicati all’artista
Lettere e testimonianze http://amzn.to/2wrmUYZ
Edgar Degas http://amzn.to/2wjDhaR
Edgar Degas. La vita e l’opera http://amzn.to/2xdH7P1
C.C.
Questo post si avvale di contributi bibliografici vari che potete consultare qui