Il ritratto di gruppo olandese

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ritratto di gruppo
Barholomeus van der Helst, i capi degli arcieri della guardia civica

Perché proprio l’Olanda? beh perché lì è nato il ritratto di gruppo borghese di cui oggi vi voglio parlare. Il tema del ritratto in generale in questo blog è stato molto descritto, ma non nel suo sottogenere di gruppo. Certo i reali, gli aristocratici, duchi e conti, si sono fatti rappresentare molte volte, a partire dal rinascimento (pensiamo alla camera degli sposi di Mantegna). Ma in Olanda tra XVI e XVII avvenne una piccola rivoluzione. Una nuova classe dirigente prese il posto della nobiltà e ciò diede slancio al genere del ritratto di gruppo. Questo in effetti comportava una serie di vantaggi, anche economici, per i committenti. I costi venivano infatti divisi fra più soggetti. Inoltre sottolineava il servizio alla collettività svolto da certi gruppi e rafforzava lo spirito d’appartenenza.

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In queste opere troviamo medici, compagnie di armati, rettori di enti filantropici e molto altro. A unire tutte queste persone non c’è un vincolo di sangue o di religione o di potere. Semplicemente il filo comune è il lavoro e l’impegno sociale. Molti artisti olandesi realizzarono ritratti di gruppo, tra questi citiamo Frans Hals, Ferdinand Bol, Adriaen Backer, Aert Pietersz, Bartholomeus van der Helst, Govert Flinck, Nicolaes Pickenoy e Rembrandt. Tutti al lavoro tra Haarlem e Amsterdam. E per l’artista? era molto impegnativa un’opera del genere? Diciamo che si partiva col tracciare a grandi linee la scena e si concordava l’ambientazione. Poi l’artista, con l’aiuto della bottega, abbozzava i singoli ritratti per unirli nel quadro finale. Chiaramente le scene potevano variare da un banchetto, a una riunione, con addobbi, vesti e atmosfere sempre diverse. Ma vediamo un po’ di esempi utili.

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Ferdinand Bol, i reggenti del lebbrosario di Amsterdam

I capi degli arcieri della guardia civica è un’opera di Barholomeus van der Helst, uno dei ritrattisti più amati ad Amsterdam. I personaggi che vediamo nel dipinto sono membri di un’élite cittadina. Ci sono l’ex borgomastro Jan van de Poll e quello in carica Frans Banning Cocq. Al tavolo vediamo anche il mastro birraio Albert Dircksz e il famoso cartografo editore Joan Willemsz Blaeu. In secondo piano la moglie del locandiere e i figli dei protagonisti sulla destra con i loro archi. Nell’opera vediamo gli oggetti preziosi della compagnia: il collare, un corno, un calice e il bastone della guardia. Altro esempio è rappresentato dai reggenti del lebbrosario di Amsterdam di Ferdinand Bol, allievo di Rembrandt. Si tratta del primo dipinto di una serie di cinque. Oppure ancora l’imponente lezione di anatomia del dottor Egbertsz di Aert Pietersz che sottolinea l’interesse da parte della repubblica olandese nei confronti della scienza.

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Aert Pietersz, lezione di anatomia del dottor Egbertsz

Tutte opere in grado di aprire uno squarcio sulla vita quotidiana, su uomini e donne che hanno contribuito al benessere e allo sviluppo della propria società. Vere e proprie gemme di orgoglio civico.

Continua l’esplorazione …

Per scoprire la storia del ritrattismo segui l’etichetta #ritrattieritrattisti

Questo post si avvale di contributi bibliografici vari che potete consultare qui

C.C.

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