
Pittura e danza, due aspetti che nell’opera di Degas vanno a braccetto. Come se stessimo spiando dal buco della serratura, l’artista qui ci permette di cogliere un momento durante una lezione di danza. Il maestro che nel dipinto dà il tempo con il bastone è uno dei ballerini e coreografi francesi più importanti del XIX secolo: Jules Perrot. L’insegnante che vediamo nell’opera fu un tempo primo ballerino del Balletto Imperiale a San Pietroburgo dove realizzò bellissime coreografie entrate nella storia della danza classica. La lezione è in pieno svolgimento e Degas coglie molti dettagli che la rendono una vera istantanea di realtà. Un gruppo di ballerine sul fondo sta chiacchierando, c’è chi si sistema i capelli, chi ha le braccia incrociate, chi stende le gambe e chi appoggia stancamente il volto sulla mano.
Un’allieva in particolare attira la nostra attenzione: si tratta della ragazza posta sulla sinistra del quadro e che con un gesto di fastidio si gratta la schiena. Ha un fiocco giallo sul tutù e i capelli raccolti in una lunga treccia. È Marie van Goethem che il pittore userà come modella per la sua unica scultura esposta volontariamente, La ballerina di 14 anni. L’artista colloca la scena in un interno scegliendo un angolo decentrato per incorniciare la scena, accentuando il forte scorcio attraverso le linee oblique delle tavole del parquet. Da una finestra sullo sfondo intravediamo un paesaggio urbano.
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Degas amava molto ritratte le ballerine forse anche perché grazie a un amico musicista d’orchestra si poté spesso intrufolare dietro alle quinte del teatro dell’Opéra di Parigi. A partire dagli anni Settanta del XIX secolo le ballerine raffigurate alla sbarra, alle prove o a riposo saranno il soggetto prediletto di Degas. Ma in questo dipinto c’è anche un altro elemento importante: vi sembrerà strano, ma è il parquet. Il pittore grazie alla particolare visione prospettica dall’alto verso il basso lo rende protagonista del quadro. In effetti il parquet rappresenta il principale strumento di lavoro per una ballerina, regolarmente pulito con un panno per evitare cadute e ruzzoloni. Ed è lo stesso parquet sul quale il maestro dà il tempo con il bastone. Degas non userà mai pienamente una tecnica impressionista, ma lo si può definire tale per la capacità di cogliere sempre l’istante in maniera genuina e naturale.
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C.C.
Questo post si avvale di contributi bibliografici vari che potete consultare qui