Cristo morto fra gli angeli, Federico Zuccari

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Cristo morto fra gli angeli
Federico Zuccari, Cristo morto fra gli angeli

Un autore e un’opera forse poco conosciuti. Federico Zuccari nacque nel 1539 da una nobile famiglia di Sant’Angelo in Vado, nel Ducato d’Urbino, situato nel centro Italia. È inserito tra i più importanti esponenti del manierismo, quella corrente artistica che seguì al rinascimento e anticipò lo stile estroso e fantasioso del periodo barocco. Iniziò la sua carriera da pittore nel 1550, quando si trasferì nella bottega di suo fratello maggiore, Taddeo, a Roma. Cristo morto fra gli angeli è un dipinto realizzato da Federico Zuccari ma che in passato fu attribuito proprio al fratello maggiore, compagno di lavoro. L’opera originariamente faceva parte di una pala d’altare. Rappresenta una scena notturna con Cristo deposto, colto in una posizione verticale, come fosse stato appena tolto dalla croce.

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Il corpo di Cristo è al centro del dipinto, sostenuto da cinque angeli, creando una composizione a piramide, delimitata da quattro lunghi ceri che producono uno spazio geometrico triangolare ai due lati della tela. Oltre a illuminare la scena notturna, le candele scandiscono la prospettiva della scena. La figura di Cristo è inclinata morbidamente su un sasso, in una posa che lo fa sembrare ancora vivo. I cinque angeli lo vegliano, pregando e dal suo volto reclinato parte una luce soffusa, come una promessa di vita eterna. La scena si svolge all’esterno, ma poco distinguiamo del paesaggio, solo terra, pietre e qualche ramo sullo sfondo. Così, la nostra attenzione è calamitata nel centro del dipinto.

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Tra il 1608 e il 1619 una serie di dipinti vennero portati via da diverse chiese romane per finire nella collezione di Scipione Borghese. E probabilmente tra questi c’era il dipinto di Federico Zuccari che è attestato a Palazzo Borghese dal 1622. Una versione molto simile di quest’opera, eseguita sempre dall’artista, la potete vedere nel Palazzo Ducale di Urbino. Inoltre, un disegno preparatorio per la tela di Galleria Borghese, con solamente la figura di Cristo a mezzo busto, è conservato alla Galleria degli Uffizi, insieme al disegno di Taddeo con la composizione completa. Figura di protagonista del manierismo, Federico Zuccari, formandosi a fianco del fratello, unì la lezione di Michelangelo con gli insegnamenti provenienti dalla conoscenza di Correggio e dell’arte veneta. Cristo morto fra gli angeli è forse una delle opere d’arte sacra che più ricorda le forme di Michelangelo. E anche per questo merita tutta la vostra attenzione.

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Ti è piaciuta l’opera? conoscevi già l’artista? scrivimi tutte le impressioni nei commenti e scopri qualcosa di più sul manierismo.

Questo post si avvale di contributi bibliografici vari che potete consultare qui

C.C.

2 Commenti

    • Il dipinto è replica di un prototipo di Taddeo Zuccari. L’attribuzione a Federico è confermata dalla citazione del dipinto nell’inventario della Collezione di Galleria Borghese dei primi decenni del Seicento. L’iconografia dell’Imago pietatis è tipica della devozione a Roma nel Cinquecento, grazie anche alla Compagnia di Gesù, alla quale era peraltro legata la famiglia Zuccari.

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