L’hortus conclusus di Villa Livia

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L'hortus conclusus di Villa Livia
L’hortus conclusus di Villa Livia

Oggi vi porto con me alla scoperta di un capolavoro dell’antica Roma. L’hortus conclusus di Villa Livia rappresenta un giardino recintato e si tratta di una delle opere più belle giunte fino a noi dalla grande stagione dell’arte romana. Pensate che questo affresco non fu trovato a Pompei, Stabia o Ercolano, ma nel territorio stesso della capitale. Quindi l’opera che vedremo qui era destinata ad abbellire la residenza di una famiglia che era ai vertici della società romana. Livia infatti era la moglie dell’imperatore Augusto. Va quindi considerato un esempio significativo e quasi un unicum nella produzione pittorica romana arrivata fino a noi. E per questo era doveroso dedicare un post a un tale capolavoro. Oggi l’affresco è visibile all’interno del Museo Nazionale Romano.

L’hortus conclusus di Villa Livia

L’analisi dell’opera

Rappresenta un giardino, tema che compare spesso in alcuni affreschi pompeiani, ma raramente assume un’importanza tale come nel caso della Villa di Livia. Qui circonda completamente lo spettatore, trasformando la stanza in un giardino. La scena dipinta sulle pareti può essere analizzata in tre fasce sovrapposte. Nella prima partendo dal basso, troviamo una zona in cui sono raffigurati alcuni cespugli e alberi piantati secondo una disposizione simmetrica. La seconda fascia contiene tutta la folta vegetazione ed è separata dalla prima mediante uno steccato e un muretto di colore chiaro. Questa è la parte più affascinante dell’affresco per la ricchezza di dettagli. La terza fascia infine comprende il cielo azzurro su sui si stagliano le eleganti chiome degli alberi. Sia in questa fascia che nella seconda, troviamo moltissimi uccelli rappresentati con brio e leggerezza.

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Questo affresco in effetti stupisce ancora oggi per la freschezza di esecuzione. Lo vediamo negli animali colti nei loro comportamenti tipici. Oppure nelle numerose gamme di verde che emergono da un tono di fondo. Tutto ciò per descrivere meglio le diverse piante raffigurate e a creare un effetto illusionistico di profondità. Perché è chiaro che qui l’artista o gli artisti volevano portare la natura all’interno della stanza. E che tecnica pittorica! Distinguiamo le pennellate che corrono veloci, abili e disinvolte nel definire questo splendido giardino recintato. Un virtuosismo esecutivo che contribuisce a creare un’atmosfera d’incanto unica nell’arte romana antica.

Se ti interessa l’arte romana ti consiglio gli altri post ad essa dedicati. Inoltre lasciami un commento con le tue impressioni riguardo a questo capolavoro!

C.C.

Questo post si avvale di contributi bibliografici vari che potete consultare qui

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