Oggi vi parlo del rococò. Quando pensiamo a questa parola dovrebbe venirci in mente lo sfarzo della corte de re Sole con tutte le sue decorazioni gli specchi, gli stucchi, i vestiti sgargianti e leggeri e il trucco abbondante sul volto di uomini e donne. Rococò è uno stile che ancora oggi possiamo ritrovare in certi costumi, in certi vestiti. Nella moda quindi, ma anche nell’architettura d’interni e nelle decorazioni. Per definizione il rococò è uno stile artistico e architettonico caratterizzato da leggerezza, grazia e brio. Si pensa che la parola sia stata inventata alla fine del 700 da uno degli studenti di Jacques-Louis David che unì le parole rocaille e barocco per indicare in modo dispregiativo il gusto di moda alla metà del XVIII secolo.
Dove, quando e come
Come altre parole inventate per definire uno stile quindi, molto probabilmente anche questa nacque con un’accezione negativa, per indicare un’arte troppo decorativa e stucchevole. Per quanto riguarda il periodo, non è facile definirne uno preciso. Il rococò fiorì in Europa centrale fino alla fine del 700, mentre in Francia e altrove già negli anni sessanta del 700 il gusto generale dell’arte cominciò ad abbandonare la frivolezza di questo stile in favore dell’austerità del neoclassicismo. Questo stile emerse in Francia, ma si diffuse in gran parte d’Europa. Da Parigi il rococò passò alla Germania, all’Austria, alla Russia, alla Spagna e all’Italia del nord con Tiepolo, Longhi e Guardi. In Inghilterra ebbe meno fortuna anche se qualche influenza rococò la possiamo trovare in Hogart e Gainsborough. Ovviamente in ogni paese questo stile variò a seconda dei gusti locali.

Esistono quindi numerose e a volte sostanzialmente diverse varianti di questo gusto, di cui è comunque possibile rintracciare la fisionomia essenziale, a partire dall’epicentro francese. In effetti il rococò resta un fenomeno principalmente francese e solitamente viene suddiviso in tre fasi, o stili. Il primo è lo stile Reggenza, che corrisponde grossomodo al periodo della reggenza del duca Filippo d’Orléans (1715-23), il cui pronipote, futuro
Luigi XV, era ancora troppo piccolo per governare. Filippo trasferì la corte da Versailles a
Parigi. La seconda fase corrisponde al regno di Luigi XV (1725-50), col nome del quale viene anche definita. La terza fase è il primo stile Luigi XVI, o stile Pompadour, che accompagna il passaggio alla seconda metà del secolo. Madame de Pompadour è stata la favorita del re Luigi XV e la donna francese più potente del XVIII secolo. Durante questo periodo il gusto rococò si consuma incalzato da un nuovo ritorno al classico.

Protagonisti ed espressioni
Ma chi sono i protagonisti? Per quanto riguarda la pittura il primo grande maestro del rococò fu Watteau, mentre i pittori che rappresentano il rococò maturo sono Boucher e Fragonard. Falconet è forse il miglior esponente di questo stile nell’ambito della scultura. Anche se il rococò “scultoreo” si espresse meglio in piccole statuette di porcellana prodotte a Sevres in Francia. In generale in architettura non trovò grandi espressioni essendo uno stile più adatto a decorare gli interni. Ordini e colonne scompaiono dalle decorazioni all’esterno e all’interno degli edifici. Le pareti si coprono di pannelli, di specchi, di boiseries e di lambris. Questi ultimi sono rivestimenti di legno scanditi da riquadri in cui sono inseriti infissi, cornici e camini. I soffitti sono spesso piatti con poche decorazioni, dipinti con tonalità pallide. Alla plasticità barocca si preferisce la cura delle superfici: una linea sinuosa avvolge ogni elemento confondendo architettura e arredo, struttura e sovrastrutture.

Qualcosa della raffinatezza e del fascino di questo stile lo possiamo ritrovare le Petit Trianon di Ange-Jacques Gabriel a Versailles. Un edificio regolare, abbastanza spoglio, con pochi elementi architettonici. Il rococò in effetti fu accusato d’essere uno stile antitettonico e antivitruviano. Ma come mai si affermò questo stile? Beh possiamo dire che fu sia uno sviluppo che una reazione allo stile più pesante del Barocco e all’inizio si espresse maggiormente nella decorazione di interni. Soddisfacendo il gusto dell’aristocrazia francese. Con il barocco sicuramente condivise l’amore per le forme complesse, ma a differenza di esso abbracciò toni chiari e luminosi e decorazioni più leggere.
Continua l’esplorazione …
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C.C.
Questo post si avvale di contributi bibliografici vari che potete consultare qui