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Battesimo di Cristo, Piero della Francesca

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Battesimo di Cristo, Piero della Francesca
Piero della Francesca, Battesimo di Cristo
Battesimo di Cristo, Piero della Francesca
Piero della Francesca, Battesimo di Cristo

Questo pannello era la sezione centrale di un polittico e cioè di un’opera composta da più tavole, realizzata per essere esposta su di un altare all’interno di una chiesa. Il Battesimo di Cristo. I pannelli laterali e quello alla base, chiamato predella, furono dipinti verso il 1460, dall’artista Matteo di Giovanni. L’opera era collocata nella cappella di San Giovanni Battista dell’odierna cattedrale della città natale di Piero, Borgo Sansepolcro, nel centro Italia. La città visibile nel dipinto, in lontananza, alla destra di Cristo, probabilmente è proprio una rappresentazione di Borgo Sansepolcro. Tutto il paesaggio circostante evoca le morbide colline che circondano la cittadina. Dopo secoli di oblio, l’opera venne riscoperta verso il 1858 dall’inviato della Regina Vittoria sir Charles Lock Eastlake. Lui si trovava in Italia a caccia di dipinti con i quali riempire i neonati musei inglesi.

Ma, ironia della sorte, non venne preso in considerazione perché troppo danneggiato e giunse alla National Gallery seguendo un altro percorso. Venne acquistato da un altro inglese, il giovane sir John Charles Robinson, per l’industriale delle ferrovie Matteo Uzielli. Alla morte di Uzielli, Eastlake, forse rimproverandosi di non aver compreso subito di trovarsi davanti a un capolavoro, acquistò l’opera. La vendette poi alla National Gallery nel 1861. In questo straordinario dipinto, considerato da molti storici una delle prime opere conosciute di Piero della Francesca, la ricchezza di dettagli si mescola a un’insolita interpretazione del battesimo di Cristo. I tre angeli di sinistra anziché tenere le vesti che Cristo si è tolto per entrare nel fiume Giordano, assistono all’evento tenendosi per mano con un gesto d’amicizia.

L’analisi del dipinto

Secondo alcuni storici sarebbe un riferimento al concilio del 1439 che cercò di riunire lo strappo avvenuto tra le Chiese d’Oriente e Occidente. Cristo, frontale, occupa alla perfezione l’asse centrale dell’opera lungo il quale sono allineati, più in alto, l’ampolla tenuta dal Battista e la colomba che scende dal cielo. Attorno a questo asse sta in equilibrio tutta la composizione, perfettamente bilanciata. Da questo punto di vista il tronco dell’albero compensa la figura del Battista, mentre ai tre angeli corrispondono il battezzando che si spoglia e i pagani in abiti orientali nello sfondo a destra. Come accade spesso con Piero della Francesca, l’artista usa espedienti geometrici e prospettici per dare risalto alla sacralità del tema religioso. È per questo che il volto di Cristo è il centro focale di tutta la tavola.

Continua l’esplorazione

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C.C.

Questo post si avvale di contributi bibliografici vari che potete consultare qui

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