Bagnanti alla Grenouillère, Claude Monet

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Bagnanti alla Grenouillère, Claude Monet
Claude Monet, Bagnanti alla Grenouillère

Il grande Claude Monet negli anni settanta dell’Ottocento era un pittore con idee radicali e pochi soldi in tasca. Lui insieme a un gruppo di amici artisti diede vita a un nuovo tipo di pittura che sarebbe poi stata chiamata “impressionista”. Monet e i pittori dell’impressionismo vollero fermare sulla tela l’istante del quotidiano, rivolgendo il proprio interesse a luoghi popolari, amati dalla piccola borghesia parigina. Bagnanti alla Grenouillère raffigura proprio uno di questi luoghi all’aria aperta. La Grenouillère, uno stabilimento balneare sulla Senna vicino a Bougival, a ovest di Parigi. Nell’estate del 1869 Monet viveva vicino alla Grenouillère con la sua amante, Camille, e il loro figlio.

Lavorando fianco a fianco con un altro artista impressionista, Renoir, dipinse schizzi della scena in un modo molto fresco e diretto, forse in preparazione di una tela leggermente più grande, oggi perduta. Fanno bella mostra nel dipinto molte barche ormeggiate vicino a due pontili di cui uno dei due portava a un caffè galleggiante nel quale i bagnanti potevano trovare ristoro. Il luogo era chiamato “lo stagno delle rane” perché i visitatori potevano farsi intrattenere da donne di facili costumi, chiamate popolarmente “rane”. Sul lungo pontile che divide in due l’opera vediamo alcune figure accennate. In particolare, sulla destra, due donne in costume da bagno sembrano avvicinare un uomo con giacca e cappello.

Uno stile libero, fresco e anticonvenzionale

Pochi tocchi di pennello e l’approccio amoroso è confermato dall’atteggiamento di una delle due che si inclina appoggiando una mano sui fianchi. Lo stile eccezionalmente libero e fresco di quest’opera di Monet può essere in parte dovuto al fatto che la tela era solo un abbozzo di ciò che doveva essere una più ambiziosa composizione dipinta in un secondo momento in studio. Quello che doveva essere un bozzetto però venne presto firmato e messo in vendita dall’artista che aveva bisogno di racimolare un po’ di soldi.

La pennellata è libera, informale, spontanea, in contrasto con la pittura accademica allora in uso. Il pittore utilizzò grandi aree di colore per indicare le barche ormeggiate in ombra, mentre i puntini che scorgiamo nell’acqua illuminata sullo sfondo, rappresentano un gruppo di bagnanti nel fiume. Un attento esame, fatto sull’opera con la tecnica dei raggi X, ha evidenziato che Monet ebbe diversi ripensamenti e addirittura capovolse la tela per ricominciare da capo. Quindi in fondo cogliere la giusta impressione non era così semplice e poteva richiedere molto tempo e diversi tentativi. Esattamente come avviene per un fotografo alla ricerca dello scatto perfetto.

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C.C.

Questo post si avvale di contributi bibliografici vari che potete consultare qui

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