Ed eccoci a una nuova opera, il bacio alla finestra, che voi stessi avete votato di più tra quelle dell’artista Edvard Munch, in occasione del sondaggio realizzato nella
All’eccitazione della mente, in continua ricerca di un senso ultimo e fondante rispetto alle imprevedibili sofferenze della vita, corrisponde, sul piano figurativo, una sorta di semplificazione deformante. Nel bacio alla finestra i volti degli innamorati non si congiungono per un istante a significare trasporto amoroso, ma si compenetrano fino a dissolversi. Quello che vediamo è un abbraccio informe che sembra avere la stessa ineluttabile violenza della morte. Se questo è l’amore, la morte non potrà che essere ancora più inquietante, inumana e mostruosa. E in effetti Munch ce ne ha dato prova spesso con le sue opere in cui colori, pennellate e composizione concorrono nel creare immagini di una profonda inquietudine esistenziale.
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C.C.
Questo post si avvale di contributi bibliografici vari che potete consultare qui