Donna in piedi alla spinetta, Jan Vermeer

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Donna in piedi alla spinetta, Jan Vermeer
Jan Vermeer, Donna in piedi alla spinetta, 1670–1672, National Gallery, Londra

Come per la maggior parte del lavoro di Vermeer, il dipinto che vedete qui, Donna in piedi alla spinetta, non è datato, anche se lo stile con cui è realizzato indica un lavoro relativamente tardo. Questa tela può essere accostata a un’altra di Vermeer sempre conservata nella National Gallery: Giovane donna seduta a una spinetta, probabilmente dello stesso periodo. Protagonista del dipinto è una donna illuminata dolcemente dalla luce che entra dalla finestra alle sue spalle. Ha i capelli raccolti in un chignon che lascia ricadere dei riccioli sulla fronte.  Veste un corsetto azzurro decorato con nappe che discendono sulle maniche dell’abito di raso giallo, abbellito da nastrini e perline.

La protagonista sta suonando una spinetta o “virginale”. Si tratta di uno strumento musicale con tastiera, simile al clavicembalo, in cui le corde vengono pizzicate per produrre il suono, e non martellate, come avviene ad esempio nel pianoforte. A differenza del clavicembalo aveva dimensioni ridotte e divenne molto popolare perché facilmente collocabile anche in piccole stanze. Venne infatti chiamato  “virginale” proprio perché spesso veniva suonato da giovani donne all’interno delle mura domestiche e mai in concerto. Colpisce lo sguardo che la donna rivolge all’artista, a un amico, a noi, quasi come per invitarci a occupare un posto accanto a lei, sulla sedia foderata di velluto azzurro.

L’ambiente in cui ci trasporta l’opera è una casa olandese, di una famiglia benestante, con quadri alle pareti, un pavimento rivestito in marmo e un battiscopa con piastrelle bianche e blu, tipiche della produzione della città di Delft in Olanda. Il piccolo paesaggio a sinistra e il dipinto che decora il coperchio della spinetta assomigliano a opere di un collega di Vermeer, Pieter Groenewegen. Il secondo quadro, attribuito a Cesar van Everdingen, mostra Cupido con in mano una carta. Quest’opera ha un significato simbolico e si può riferire al concetto di fiducia nell’amore oppure, in combinazione con la spinetta, al tradizionale binomio di musica e amore. La carta, in particolare, è da intendere come la fedeltà di un sentimento rivolto a una sola persona. Non a caso diversi amorini li ritroviamo anche come decorazione del battiscopa.

È straordinaria la capacità che questo artista ha nel rendere diversi materiali cambiando il tocco della pennellata. Guardate ad esempio le perle della collana realizzate con semplici punti di bianco o la manica ottenuta con strati di colore denso. È il virtuosismo che distingue un maestro da un semplice pittore.

Continua l’esplorazione …

Ti è piaciuta l’opera? conoscevi già l’artista? scrivimi tutto nei commenti e leggi gli altri post dedicati a Vermeer!

Questo post si avvale di contributi bibliografici vari che potete consultare qui

C.C.

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