
Come per la maggior parte del lavoro di Vermeer, il dipinto che vedete qui, Donna in piedi alla spinetta, non è datato, anche se lo stile con cui è realizzato indica un lavoro relativamente tardo. Questa tela può essere accostata a un’altra di Vermeer sempre conservata nella National Gallery: Giovane donna seduta a una spinetta, probabilmente dello stesso periodo. Protagonista del dipinto è una donna illuminata dolcemente dalla luce che entra dalla finestra alle sue spalle. Ha i capelli raccolti in un chignon che lascia ricadere dei riccioli sulla fronte. Veste un corsetto azzurro decorato con nappe che discendono sulle maniche dell’abito di raso giallo, abbellito da nastrini e perline.
La protagonista sta suonando una spinetta o “virginale”. Si tratta di uno strumento musicale con tastiera, simile al clavicembalo, in cui le corde vengono pizzicate per produrre il suono, e non martellate, come avviene ad esempio nel pianoforte. A differenza del clavicembalo aveva dimensioni ridotte e divenne molto popolare perché facilmente collocabile anche in piccole stanze. Venne infatti chiamato “virginale” proprio perché spesso veniva suonato da giovani donne all’interno delle mura domestiche e mai in concerto. Colpisce lo sguardo che la donna rivolge all’artista, a un amico, a noi, quasi come per invitarci a occupare un posto accanto a lei, sulla sedia foderata di velluto azzurro.
L’ambiente in cui ci trasporta l’opera è una casa olandese, di una famiglia benestante, con quadri alle pareti, un pavimento rivestito in marmo e un battiscopa con piastrelle bianche e blu, tipiche della produzione della città di Delft in Olanda. Il piccolo paesaggio a sinistra e il dipinto che decora il coperchio della spinetta assomigliano a opere di un collega di Vermeer, Pieter Groenewegen. Il secondo quadro, attribuito a Cesar van Everdingen, mostra Cupido con in mano una carta. Quest’opera ha un significato simbolico e si può riferire al concetto di fiducia nell’amore oppure, in combinazione con la spinetta, al tradizionale binomio di musica e amore. La carta, in particolare, è da intendere come la fedeltà di un sentimento rivolto a una sola persona. Non a caso diversi amorini li ritroviamo anche come decorazione del battiscopa.
È straordinaria la capacità che questo artista ha nel rendere diversi materiali cambiando il tocco della pennellata. Guardate ad esempio le perle della collana realizzate con semplici punti di bianco o la manica ottenuta con strati di colore denso. È il virtuosismo che distingue un maestro da un semplice pittore.
Continua l’esplorazione …
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Questo post si avvale di contributi bibliografici vari che potete consultare qui
C.C.