Pittore e disegnatore francese, Georges Seurat è stato fondatore ed esponente di spicco del neoimpressionismo. Figlio di genitori agiati, non dovette mai preoccuparsi di guadagnare da vivere e proseguì la sua ricerca artistica senza pensare ad altro. La formazione artistica di Seurat seguì i canoni dell’insegnamento tradizionale e il pittore dopo essersi esercitato nel disegno con copie da dipinti, calchi e illustrazioni, s’iscrisse nel 1877 all’Ecole des beaux-arts. Sin dal 1877 affittò uno studio con Aman-Jean, conosciuto alla scuola municipale di disegno. I suoi studi però vennero interrotti dal servizio militare nel 1879. Nel maggio 1879 Seurat e Aman visitarono la IV Esposizione impressionista, restandone colpiti in maniera inattesa e profonda. All’Ecole des beaux-arts Seurat rivolse inoltre il proprio interesse a Piero della Francesca e alle opere antiche e dei grandi maestri classici.

Dopo il servizio militare l’artista ritornò a Parigi nel 1880 e per i successivi anni si dedicò al disegno. In effetti era un fantastico disegnatore, tanto che il disegno, inteso sia come schizzo preliminare sia come lavoro compiuto, ebbe sempre un ruolo importantissimo nel suo lavoro. Lavorava con aree tonali estese e vellutate e usava il pastello su carta a grana grossa. Avido lettore, Seurat frequentò assiduamente le biblioteche parigine studiandovi incisioni e riproduzioni e i trattati di pittura, di estetica e di scienza. Si diede l’obiettivo di stabilire un sistema razionale per raggiungere quel tipo di effetto di colore vibrante che gli impressionisti avevano raggiunto istintivamente.

Il metodo di Seurat
Il metodo che ideò era quello di collocare sulla tela piccoli tocchi di colore puro producendo un effetto di grande luminosità. Il critico Felix Feneon coniò il termine pointillisme in riferimento a questa tecnica pittorica che si avvale di una miriade di punti di colore. Anche se Seurat preferiva il termine divisionismo.
Il primo dipinto di grandi dimensioni di Seurat, Bagnanti ad Asnieres, mostra chiaramente l’applicazione delle sue teorie del colore. Fu respinto al Salon ufficiale, ma esposto al Salon des Refuses. L’opera sorella, Domenica pomeriggio all’isola della Grande Jatte, probabilmente il suo quadro più famoso, fu esposto alla settima mostra degli impressionisti.
Gerorges Seurat veniva spesso annoverato tra i simbolisti, anche se questi ultimi più tardi se ne dissociarono. Ma in realtà Seurat era un solitario, schivo e sempre al lavoro nel proprio atelier. L’artista era talmente dedito al lavoro e se ne stava così appartato che fino alla sua morte poche persone sapevano dell’esistenza della moglie e di un figlio. La moglie, Madeleine Knobloch, è rappresentata nel dipinto Donna che si incipria, realizzato nel 1890. Verso gli ultimi anni di vita, Seurat si dedicò a dipingere marine e soggetti di intrattenimento con un interesse particolare verso la danza e il circo che fu il soggetto del suo ultimo dipinto.

La morte improvvisa
Presentato al Salon des Indépendants nel 1891, il circo non era compiuto né verrà mai finito. Qualche giorno dopo l’apertura della mostra una malattia fulminante, probabilmente meningite, portò Seurat alla morte a soli 31 anni e la scomparsa dell’artista fu molto sentita nel mondo artistico. Il lavoro di Seurat fu molto influente ma i suoi allievi non mostrarono la stessa ispirazione. Per l’abilità di composizione l’artista si colloca al di sopra dei suoi seguaci ma anche di tutti i pittori del tempo. Pianificava le sue opere con straordinaria cura e per questo motivo non hanno niente dell’istante che passa, tipico dell’impressionismo. Sono il frutto di una ricerca scientifica dell’armonia.
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C.C.
Bell’articolo, e il video è fatto davvero bene.
Grazie Riccardo! 😀