
Quest’opera misteriosa e a tratti inquietante fu commissionata a Henri Rousseau dalla madre del giovane pittore francese Robert Delaunay. La donna era solita intrattenere gli ospiti nel suo salotto ricco di piante esotiche dove spesso raccontava di un viaggio fatto in India. Ecco quindi spiegato il perché del soggetto dipinto. Rousseau, definito poi un pittore “naif” per la semplicità della sua tecnica, era autodidatta e si dedicò tardivamente alla pittura, conquistando però rapidamente l’ammirazione di molti artisti d’avanguardia. Questi apprezzarono in Rousseau la capacità di creare opere innocenti e primitive, ma soprattutto lo presero a esempio per ribadire come l’arte potesse svilupparsi ed esprimersi liberamente, al di fuori dai contesti accademici come potevano essere le mostre ufficiali o le scuole d’arte.
Il pittore infatti lavorava alla dogana di Parigi e non aveva mai frequentato un’accademia d’arte e il massimo d’ambiente esotico da lui visitato era l’orto botanico parigino. Quindi la forza di Rousseau stava nell’immaginazione, nella fantasia che gli permisero di creare tele di grande suggestione. Quello davanti a voi è un esempio eclatante del potere dell’artista. Protagonista dell’opera è un’indigena con i capelli lunghi e sciolti, gli occhi accesi e un flauto con cui incanta i serpenti. In un primo momento non ce ne rendiamo conto, ma grazie alla luce del chiaro di luna cominciamo a distinguere i serpenti quasi mimetizzati fra i rami e la vegetazione. Uno di loro è intorno al collo della donna, un altro è attorcigliato a un ramo.
Ma non sono gli unici animali presenti: vediamo anche diversi uccelli tra le foglie degli alberi e uno a fianco dell’incantatrice, forse un fenicottero. Alle spalle della scena un fiume o un lago e oltre la massa scura e misteriosa della foresta tropicale. Tutto è immobile, le pennellate sono dense e vanno a definire in maniera precisa ogni singola foglia, fiore o ramo. L’atmosfera è quella di un sogno o di una poesia, densa anche di ambiguità. Chi è la misteriosa figura in ombra al centro del quadro? È davvero solo un’indigena o vuole riportarci alla mente Eva nel giardino dell’Eden mentre incanta un serpente che risulta spaventoso.
Questa donna sembra stregare la natura o eseguire uno strano maleficio che blocca tutto in un inquietante silenzio. Non è un caso che pittori surrealisti come Dalì o Magritte, amanti del sogno e dell’inconscio, guarderanno all’opera di Rousseau con ammirazione per l’universo fantastico che seppe sempre evocare.
Continua l’esplorazione
Allora, ti è piaciuto il post? Conoscevate già Henri Rousseau? Scrivimi tutto nei commenti e dai un’occhiata agli altri post dedicati all’artista.
Henri Rousseau Il Candido Arcaico http://amzn.to/2x135FU
Lettere e scritti http://amzn.to/2ifYzQf
C.C.