
Ed eccoci a una nuova opera, lezione di anatomia del dottor Tulp, che voi stessi avete votato di più tra quelle dell’artista Rembrandt, in occasione del sondaggio realizzato nella community di Artesplorando su Facebook. L’opera rappresenta la seconda autopsia pubblica, realizzata nel 1632, dell’anatomista Nicolaes Tulp. Per l’allora giovane Rembrandt si trattò del primo ritratto di gruppo dato che, oltre al dottor Tulp, sono presenti sette membri della Gilda dei chirurghi di Amsterdam. Al centro del dipinto, realizzato ad olio su tela, vediamo il cadavere dissezionato di un comune criminale. Quanto alla composizione, le teste di sei dei sette spettatori formano, partendo da sinistra, una freccia la cui punta termina con la mano destra del dottor Tulp.
Il settimo chirurgo, invece, tiene in mano l’elenco dei partecipanti e ha la funzione di collegare visivamente Tulp agli altri personaggi. Rembrandt scelse di fissare il momento in cui il dottore disseziona l’avambraccio del cadavere per mostrarne la struttura muscolare. La resa anatomica del pittore però è imprecisa, perché più interessato all’intensità psicologica dei personaggi. I volti ansiosi e indagatori dei sette spettatori sono straordinari. La luce è simile a quella utilizzata da Caravaggio e dai caravaggeschi e la disposizione dei personaggi è molto teatrale. Oltre a tutto ciò emerge anche un messaggio morale che collega la dissezione alla criminalità e al peccato con il monito che la morte attende tutti quanti.
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C.C.
Questo post si avvale di contributi bibliografici vari che potete consultare qui