Pittore inglese, nato in Irlanda da genitori inglesi, Francis Bacon da bambino soffrì di asma cronico e trascorse i primi anni dell’infanzia tra l’Irlanda e l’Inghilterra. Era discendente dello statista e scrittore elisabettiano Sir Francis Bacon, dapprima latinizzato in Franciscus Baco(nus) e poi italianizzato in Francesco Bacone. Suo padre, allenatore di cavalli da corsa, era un uomo puritano, e cacciò il figlio da casa a soli sedici anni, dopo averlo sorpreso a indossare biancheria intima della madre. Da quel momento si spostò molto tra Berlino, Parigi e Londra, dove si stabilì definitivamente nel 1929. La carriera lavorativa di Bacon iniziò con un impiego nel design di mobili e tappetti, senza un’istruzione artistica particolare. Negli anni Trenta cominciò ad esporre le proprie opere, ma in seguito distrusse tutti i suoi primi lavori.
Bisognerà aspettare il 1945 per veder fiorire il vero talento di Francis Bacon. In quell’anno espose a Londra Tre studi di figure alla basi di una Crocifissione e divenne da un giorno all’altro il pittore più controverso del paese. Una visione da incubo con immagini contorte che sconvolse pubblico e critica. Un’impatto emotivo che aumentò nel tempo, anche grazie all’utilizzo di una pennellata molto originale, con cui il pittore disfaceva e contorceva volti e corpi. Protuberanze indefinite e rappezzate danno l’idea di avere davanti a noi informi creature simili a lumache provenienti da una visione terrificante. Solitamente i suoi dipinti raffigurano singole figure isolate o disperate, inserite in spazi cupi e simili a gabbie. A volte queste figure sono poste al fianco di carne cruda condensando il pensiero dell’artista secondo cui noi siamo tutti potenziali carcasse.

I lavori di Bacon spesso prendono forma dalla sua vita quotidiana, ma anche da immagini fotografiche o fotogrammi di film. Una sua celebre serie di dipinti si ispirano al celebre ritratti di Innocenzo X eseguito da Velazquez. Le opere di questo artista sono talmente inquietanti che per molti anni pubblico e critica si sono chiesti come considerarlo. Un egocentrico in cerca di fama o il pittore più significativo della storia dell’arte della Gran Bretagna? Il tempo ha spostato il verdetto verso la seconda risposta e oggi è tra i grandi della pittura. Ma accanto alla sua vita di pittore, Bacon costruì anche una reputazione maledetta circondata di leggenda. La sua promiscua omosessualità, il vizio per l’alcol e quello de gioco, sono stati al centro di un film del 1998 che cerca di mettere in luce vari aspetti della vita dell’artista: love is the Devil.
Ad ogni modo Bacon da un un punto di vista stilistico non fece scuola, anche perché il suo linguaggio era troppo personale per essere assimilato senza creare delle brutte copie. Ma una cosa è certa: l’opera di questo artista ha influenzato fortemente il lavoro degli artisti britannici contemporanei Damien Hirst e Jake Dinos Chapman. Una curiosità: Bacon aveva la mania di dipingere anche sul retro della tela preparata, un’abitudine nata nel periodo in cui visse in estrema povertà. Quindi alcune delle sue opere vanno osservate da entrambi i lati!
L’immaginazione è stata donata all’uomo per compensarlo di ciò che non è.
Francis Bacon
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C.C.
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