Henri de Toulouse-Lautrec, il letto

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Henri de Toulouse-Lautrec, il letto
Henri de Toulouse-Lautrec, il letto

Nel XIX secolo a Parigi i luoghi di prostituzione erano numerosi. Henri de Toulouse-Lautrec li conosceva bene, lui che per osservare meglio le sue modelle preferite, le prostitute, elesse a domicilio proprio una di queste case del piacere al numero sei di rue des Moulins. E benché l’antica parola “bordello”, derivante dal francese medievale “borde” che significa capanna, fosse ancora molto frequente, si cominciarono a usare termini più generali e discreti. Case di piacere, case d’appuntamenti o case di tolleranza. Mentre le più lussuose di queste offrivano un grande comfort a clienti e prostitute, le più miserabili erano l’esatto opposto. In queste case si dormiva spesso in camerate, dormitori dove spesso due prostitute dividevano lo stesso letto.

Toulouse-Lautrec era cresciuto in campagna in una famiglia nobile, ma molto presto rifiutò gli agi e le comodità che la vita da Conte gli avrebbe offerto per scappare a Parigi tra pittori, prostitute, poeti e ballerine. Qui divenne in poco tempo il miglior interprete della vita sfrenata della Belle Époque parigina di fine Ottocento, dei suoi affollati locali notturni, dei bordelli e delle piste da ballo. Dalla stanza presa in affitto all’interno di una casa di appuntamenti cominciò a osservare le ragazze che vi lavoravano, concentrandosi su aspetti della vita di tutti i giorni. Dalla toilette, al letto, ai momenti di relax tra un cliente e l’altro. Al 1890 risalgono una serie di opere come questa in cui Lautrec rappresentò delle giovani donne, probabilmente amanti, nell’intimità del loro letto.

Henri de Toulouse-Lautrec, il letto

Qui il pittore coglie la scena alla prima luce del mattino che sembra svegliare le due ragazze dal volto rilassato e dai capelli tutti spettinati. L’immagine crea un senso di tepore e tenerezza, senza idealizzazioni o falsi moralismi. Domina la scena il letto con la coperta rossa, le lenzuola e i cuscini bianchi tutti sgualciti realizzati con un forte uso della linea, del colore e del senso della profondità. Lautrec provava un profondo senso di simpatia per queste donne e loro ricambiavano, lusingate e divertite per l’attenzione che quest’uomo le riservava. Il quadro, è realizzato con i pastelli, tecnica sperimentata e molto usata dall’artista Edgar Degas, di cui Lautrec era un grande ammiratore. Ma all’eleganza raffinata del tratto di Degas, l’artista sostituisce un segno più nervoso e impetuoso, che genera immagini più immediate e spontanee, meno studiate, ma espressione della sensibilità interiore del pittore.

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C.C.

Questo post si avvale di contributi bibliografici vari che potete consultare qui

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