
L’artista spagnolo Juan Gris venne particolarmente influenzato dal suo collega Picasso, rispetto a lui più vecchio di soli sei anni. I lavori più significativi di Gris vanno ricondotti al cubismo che, alla fine del XIX secolo, inaugurò nuovi modi di concepire l’arte e introdusse diversi rapporti tra l’artista, la società e il mercato. In breve tempo il cubismo divenne il primo movimento d’avanguardia e Gris può oggi essere considerato il più importante pittore cubista dopo i suoi fondatori, Picasso e Braque. Juan Gris concepiva la sua pittura come piatta architettura colorata, prendendo a soggetto immagini a lui vicine come nature morte, paesaggi e ritratti. L’opera che vedete qui è del 1916, l’anno di partenza del cubismo sintetico, una fase del movimento d’avanguardia in cui l’immagine veniva costruita con una maggiore ricchezza di colori e di materiali diversi dalla pittura.
Per Juan Gris segnò l’inizio di una meticolosa rielaborazione del lavoro di alcuni maestri del passato, in particolare Paul Cézanne, Camille Corot e Velázquez. Le tre opere che Juan Gris produsse in questo periodo ispirandosi in particolare a Corot sono tre ritratti femminili: Donna con mandolino, Donna seduta e Ritratto di Madame Josette Gris. Sembra che tutti e tre i dipinti siano basati sull’immagine di Josette, compagna di Juan Gris. Nell’opera che avete di fronte, la donna è seduta su una sedia con alle spalle una sezione di muro la cui parte inferiore è rivestita di legno. L’ombra che Josette getta sulla parete viene utilizzata per dare la sensazione di profondità mentre le sue mani giacciono appoggiate sulle ginocchia.
Un ritratto cubista
Concettualmente e formalmente questo ritratto potrebbe facilmente essere il risultato di un incrocio tra le influenze combinate di Corot e Cézanne. Da Corot Juan Gris prese la struttura piramidale della composizione mentre per la sistemazione e la posa della figura femminile si ispirò ad alcuni dei ritratti che Cézanne fece a sua moglie, in particolare Madame Cézanne sulla poltrona gialla. Ciò è particolarmente evidente per il fatto che in entrambi i dipinti le donne hanno le mani incrociate e appoggiate sulle ginocchia. Gris commentando il proprio modo di fare arte disse:
Cerco di render concreto ciò che è astratto … Cezanne trasforma una bottiglia in un cilindro, io invece creo una particolare bottiglia da un cilindro.
Con questa frase l’artista forse volle dire che le proprie opere partivano da un’immagine costruita nella mente piuttosto che da un oggetto del mondo esterno.
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C.C.