
Lui, Paul Klee, fu molto probabilmente uno degli artisti del XX secolo più creativi e produttivi. Pittore, autore di stampe, insegnante e scrittore d’arte, Klee creò nel corso della sua vita circa 9000 opere. Di solito lavorava con le piccole dimensioni, inizialmente solo ad acquerello. Ma anche a olio e in alcuni casi con tutte e due le tecniche nello stesso dipinto. Klee passò da opere ispirate alla realtà a dipinti astratti ed è per questo che difficilmente lo si può incasellare in una determinata categoria stilistica o movimento artistico. Possiamo però dire che nei primi anni del Novecento si dedicò in particolar modo alle acqueforti.
L’acquaforte è una tecnica di incisione destinata alla stampa in cui l’artista deve riportare il disegno su una lastra metallica ricoperta da uno strato di cera, incidendo con una punta d’acciaio la superficie della cera, per scoprire così il metallo. In seguito si immerge la lastra in una soluzione corrosiva che attacca il metallo non coperto dalla cera, formando il disegno sulla sua superficie. Tolta dal bagno nell’acido e ripulita, la lastra sarà pronta per ricevere l’inchiostro nei solchi così formati, per poi riportarlo sulla carta sotto forma di disegno a stampa. Tra le opere più importanti di Klee ci sono proprio una serie di stampe ad acquaforte rappresentanti immagini bizzarre e satiriche dalle forme stravaganti e distorte.
La serie surrealista di Paul Klee
A questa serie appartiene l’opera che vedete qui, raffigurante uno strano uomo, nato con una sola ala. Nel suo incessante tentativo di volare, la curiosa creatura ha rotto tutti gli arti umani che vediamo malamente steccati o addirittura sostituiti con dei rami. La sua strana storia ci viene raccontata dalla scritta in basso a destra della stampa. Con la sua solenne posa statuaria e asimmetrica e con un tronco d’albero germogliato a sostituirgli una gamba, l’uomo sembra una scultura in rovina. La stampa fu eseguita in un periodo in cui era scoppiata una vera e propria mania per il volo e l’artista non perse l’occasione di darne una sua rappresentazione ironica e tragicomica.
Siamo nel 1903, anno in cui i fratelli Wright, due ingegneri e inventori statunitensi, crearono Flyer, primo velivolo a motore che rimase in volo per ben 12 secondi. Klee considerava il desiderio di volare dell’uomo con un certo scettico sarcasmo e forse anche per questo la strana figura con una sola ala è stata battezzata come l’eroe alato.
Una curiosità: il tema del volo ritornò altre volte nella vita di Klee che durante la Prima guerra mondiale fu impiegato nella pittura delle ali degli aerei tedeschi.
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C.C.