Renoir è un film francese realizzato nel 2012 dal regista Gilles Bourdos e distribuito nelle sale nel 2013. È stato presentato in coda alla sezione Un Certain Regard, al Festival di Cannes nel 2012 ed è stato anche scelto per rappresentare la Francia agli Oscar del 2014 nella categoria Miglior film straniero. Come possiamo intuire dal titolo, il film prende le mosse dalla vita di Pierre-Auguste Renoir. La formazione di questo pittore non è diversa da quella degli altri artisti dell’epoca se non fosse per l’eccezionale congiuntura degli incontri e dei rapporti che si intrecciarono. Renoir conobbe Monet, Sisley e Bazille con cui strinse un sodalizio che sarà determinante per la sua crescita pittorica e per il corso della storia dell’arte. Ma il film in questione si sofferma sugli ultimi anni di vita del pittore, ritiratosi nel sud della Francia.
La trama in poche righe
Ambientato sulla Costa Azzurra nell’estate del 1915, il film prende le mosse dalla figura di Jean Renoir, figlio del pittore impressionista, tornato a casa dopo essere stato ferito negli scontri della prima guerra mondiale. Al suo fianco c’è Andrée, una giovane donna che incanta e ispira sia Renoir padre che figlio. Il film racconta come Andrée Heuschling, una giovane donna che divenne modella del pittore impressionista, fu per lui, alla fine della sua vita, una fonte di ispirazione importante. Renoir trovò una nuova spinta vitale, proprio nel momento in cui cominciò a soffrire di gravi reumatismi deformanti che lo portarono alla quasi paralisi delle gambe. Non appena arriva nella grande casa di Renoir, Andrée disturba l’ordine domestico che la circonda. Suscita la gelosia delle molte cameriere che si prendono cura del vecchio pittore, con cui pensano che “finirà a letto”, come le altre modelle che l’hanno preceduta. Ma suscita anche l’interesse del figlio di Auguste, Jean Renoir. Inutile dirvi che tutto ciò innescherà una serie di reazioni ed eventi che mescoleranno arte, creatività e vita famigliare.
L’opinione sul film
Gilles Bourdos è riuscito a creare un film di belle immagini e contenuti emozionanti. Non c’era rivalità tra padre e figlio. Le scene in cui Jean assiste il padre sono prese dalla realtà: c’è un frammento di filmato d’archivio su YouTube che lo documenta. Ovviamente è un film che dimostra molta riverenza nei confronti di Renoir, come si addice a una figura della sua statura. Ma la figura di Jean è quasi più interessante e tuttavia il suo personaggio viene meno sviluppato, facendo nascere in noi molte domande. Da dove viene la sua passione per il cinema che lo porterà poi a diventare regista? E come è maturato il suo rapporto con Andrée che diventerà poi la sua musa in molti film? Questo sarebbe potuto essere materiale anche per un altro film. E come si può vedere dai titoli di coda, la dinastia Renoir si manifesta ancora nel mondo del cinema.
Ottima la fotografia di Ping Bin Lee che sembra dipingere le immagini con toni vibranti, come se fossimo in un quadro impressionista o post-impressionista. La macchina da presa cattura delicatamente i riflessi della luce che Pierre-Auguste fissa sulle proprie tele. È un film davvero interessante, che innesca la voglia di scavare più in profondità, per saperne di più su Renoir, padre e figlio e sulla incantevole figura di Andrée Heuschling.
Continua l’esplorazione
La scheda sul film www.imdb.com/title/tt2150332/
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C.C.