Antoni Tàpies, sovrapposizioni di materia grigia

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Antoni Tàpies, sovrapposizioni di materia grigia
Antoni Tàpies, sovrapposizioni di materia grigia

Lui, Antoni Tàpies, è stato il più importante pittore spagnolo emerso dopo la Seconda guerra mondiale, avvicinandosi all’arte però come autodidatta. Dopo una prima fase in cui esplorò vari movimenti artistici come il surrealismo e l’astrattismo, Tàpies si avviò verso un percorso del tutto originale. L’artista cominciò a lavorare con vari supporti come la tela e il legno, incorporando ai dipinti argilla e polvere di marmo. Aggiunse anche materiali di scarto come carta, stringhe di scarpe e stracci e dopo il 1970 Tàpies spinse ai limiti l’accumulo di materiali diversi arrivando a utilizzare anche veri e propri oggetti come parti di mobili. Alla base di questo modo di fare arte c’era la netta convinzione da parte dell’artista che tutti gli oggetti d’uso comune avessero dignità nel processo creativo.

Antoni Tàpies, un incessante sperimentatore

Nel corso del suo lungo percorso artistico Antoni Tàpies si concentrò in modo particolare sulla sperimentazione incessante dei diversi regni della creazione artistica. Pittura, scultura, disegno e scrittura. In questo modo sviluppò un’identità singolare la cui importanza e influenza fece di lui un punto di riferimento per le successive generazioni di artisti. Dalle sue opere iniziali in stile tardo-surrealista si scostò, alla fine del 1950, verso la realizzazione di dipinti più originali. In queste nuove creazioni Tàpies modificò la tela di base con incisioni, tagli, graffiti e collage. Usò la superficie come fosse uno spazio aperto, quasi si trattasse di un muro. Ed è proprio ciò che vediamo in quest’opera del 1961 in cui l’artista si divertì a sovrapporre diverse superfici e diverse tonalità di grigio.

Il materiale principale qui è il cemento, poi un po’ di colori a olio sono applicati su di una tela a sua volta incollata ad una tavola di legno, che funge da supporto. L’artista in questo lavoro sperimenta, gioca con la materia, facendo un passo importante verso l’utilizzo successivo di altri segni, oggetti e materiali comuni, come la carta, lo stucco e via dicendo. Tutto questo serve a Tàpies per aumentare la presenza della realtà nelle proprie opere (in fondo cos’è più comune del cemento). Allo stesso tempo però riflette l’interesse dell’artista nei confronti della trasformazione fisica degli elementi. Tàpies ci offre una riflessione sulla natura delle immagini, espressa in un linguaggio complesso, a volte di origine simbolica, ma sempre rivendicando l’importanza della materia all’interno del suo processo creativo.

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➡ www.artesplorando.it/tag/astrattismo

C.C.

Questo post si avvale di contributi bibliografici vari che potete consultare qui

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