
Dipinta durante uno dei due brevi periodi in cui l’artista visse a Madrid, tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo, questa tela ha una storia curiosa. Presentata da Pablo Picasso alla Mostra Nazionale di Belle Arti di Madrid nel 1901, ottenne una menzione d’onore, ma l’artista, una volta che l’evento fu concluso, decise di non ritirare il premio forse come gesto critico nei confronti del mondo accademico. Passò il tempo e, dopo esser stato dimenticato per diversi decenni, il dipinto venne individuato e salvato dall’oblio da Enrique Lafuente Ferrari, direttore dal 1954 del Museo d’Arte Contemporanea di Madrid. Fu proprio negli anni Cinquanta che l’opera entrò nelle collezioni statali spagnole per poi essere esposta al Reina Sofia a partire dal 1988.
Il periodo blu di Pablo Picasso
Molti di voi saranno abituati a pensare a Picasso come l’artista cubista per eccellenza. Colui che realizzò corpi, volti e nature morte, squadrati, scomposti e a volte indecifrabili. Ma questo grande artista, figlio di un pittore e maestro di disegno, attraversò diversi stili nel corso della sua vita. L’opera che vedete qui fa parte del cosiddetto “periodo blu”, risalente agli anni tra il 1900 e il 1904. Periodo durante il quale Picasso visse tra la Francia e la Spagna e come potete ben immaginare il nome di questo periodo artistico deriva dai colori usati dal pittore. L’atmosfera dei dipinti di questo periodo è spesso malinconica e inquieta, caratterizzata da vari toni freddi di azzurro e blu e coincise con un tragico evento che coinvolse l’artista in quel tempo.
Il 17 febbraio del 1901 Carlos Casagemas, pittore amico di Picasso, si suicidò, reso folle dai ripetuti tradimenti dell’amata Germaine proprio con il suo amico artista. Picasso rimase profondamente scosso da questo evento e fu investito da un inevitabile senso di colpa che si manifesta notevolmente nelle opere realizzate in questo periodo. Il grande romanziere spagnolo Pio Baroja raccontò magistralmente nelle sue memorie l’atmosfera e il momento in cui l’artista eseguì questo ritratto femminile:
Pablo Picasso quando era a Madrid aveva preso uno studio in via di Zurbano e dipingeva a memoria le donne parigine dall’aria elegante e dalla bocca rossa e rotonda come un bocciolo di rosa. Picasso era molto concentrato nel realizzare lo sguardo tagliente di queste donne dal sorriso ironico e beffardo.
Questo dipinto è senza dubbio uno dei più belli realizzati dall’artista in quel periodo. La misteriosa donna in blu ci affascina, ci cattura e forse ci giudica, con il suo ampio abito e i suoi occhi profondi ed enigmatici.
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C.C.