William Hogarth, piccola guida per conoscere l’artista

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William Hogarth

Si tratta senza dubbio di uno degli artisti inglesi più originali: William Hogarth nacque a Londra il 10 novembre 1697. Il nome William gli venne imposto in onore di Guglielmo II di Orange salito al trono inglese quell’anno. Nel 1707 il padre dell’artista, Richard, scrittore classicista, aprì una Coffee House, frequentata da intellettuali, dove si discuteva di letteratura greca e latina. Per poter mantenere aperto il locale, Richard fu costretto a indebitarsi sempre di più, ed è per questo motivo che nel 1708 venne arrestato per debiti. Questa non sarà per gli Hogarth l’unica esperienza di carcere. Nel 1712 infatti, l’intera famiglia venne arrestata per debiti e condotta alla Fleet Prison dove rimarrà per due anni. Questa dolorosa esperienza segnerà profondamente l’animo del pittore che ebbe un’infanzia infelice.

William Hogarth
Il bigliettino da visita di William Hogarth

Uscito di prigione William iniziò, nel 1714, il suo apprendistato presso l’argentiere Ellis Gamble. Più tardi ricordò questa esperienza come una fase negativa della sua carriera artistica, come un periodo di lavoro puramente meccanico. Ben presto quindi abbandonò la bottega dell’argentiere per lavorare in una libreria. Nel 1720, due anni dopo la morte del padre, William Hogarth aprì uno studio in Long Lane, nella stessa strada dove viveva con la madre. Realizzò anche il suo primo bigliettino da visita “William Hogarth incisore”. Il nome campeggia sullo sfondo di un palcoscenico mentre a lato del sipario sono raffigurati un uomo che scrive, la storia, e una donna a mani vuote che simboleggia l’arte ufficiale.

Il programma artistico di William Hogarth

In questo biglietto è già sottinteso quello che vorrà essere il programma artistico di Hogarth. William non vuole copiare le opere d’arte classiche ma rappresentare soggetti originali, suggeriti dagli avvenimenti a lui contemporanei. Per fare ciò si servirà di un inconsueto linguaggio pittorico, la satira, e di una tecnica abbastanza inusuale in Inghilterra, l’incisione. Di questa tecnica vi ho già parlato QUI, e all’epoca di Hogarth era considerata forma d’arte minore, destinata a un uso immediato, illustrativo. L’artista invece porrà l’incisione allo stesso livello delle tele a olio conferendole lo stesso contenuto di dignità e completezza formale.

William Hogarth lavorò quindi come incisore, dipinse insegne, scene di gruppo, incise biglietti da visita e nello stesso tempo frequentò l’accademia di Sir James Thornhill. L’artista lo considererà come l’unico pittore in grado di competere con gli artisti stranieri senza alcun complesso di inferiorità. Sono gli anni delle prime tele e anche di qualche problema che lo porterà a rivolgersi alla giustizia. Nel 1728 infatti l’artista querelò J. Morris che si rifiutò di pagargli un quadro commissionato con il pretesto che Hogarth era un incisore e non un pittore. William portò come testimoni le maggiori personalità artistiche del tempo e vinse la causa. Nel 1729 sposò in segreto Jane, la figlia di Sir Thornhill, e i rapporti con il suocero, contrario alle nozze, si interromperanno bruscamente, anche se poi si riappacificheranno.

William Hogarth
William Hogarth, la carriera di una cortigiana

Le prime serie

Nel 1730 dipinse la prima serie di opere che ci raccontano una storia: la carriera di una cortigiana. Una serie di grande successo riprodotta in stampe a incisione. Profondamente attento alla vita sociale e acuto osservatore della realtà e della morale corrente, Hogarth vuole rappresentare il suo tempo e la società in cui vive. Per realizzare questa serie di dipinti l’artista si serve della satira, che gli permette un’analisi disincantata ed essenziale della realtà. I personaggi che si muovono nelle sue incisioni o nelle tele sono studiati nell’escalation che determina la loro caduta. Vengono messe a nudo le ragioni sociali oltre che private che determinano la rovina dei personaggi. Nelle sue tele Hogarth rappresenta il vizio odioso e repellente, la virtù come bella e armonica.

William Hogarth
William Hogarth, il vicolo del gin

Questo atteggiamento pittorico di William Hogarth rende le sue tele immediatamente leggibili al pubblico e rispondenti al suo intento didattico e moraleggiante. Anche la serie della carriera di un libertino divenne estremamente popolare e fu venduta molto bene sotto forma di riproduzioni. Sotto questo aspetto per l’artista ci furono alcuni problemi. Le stampe vennero infatti riprodotte anche senza autorizzazione, cosa che spinse Hogarth a ingaggiare una battaglia per il riconoscimento dei diritti d’autore culminata con l‘approvazione dell’Engravers act, soprannominato Hogarth’Act. Fra tutte le sue stampe però la più nota è sicuramente il vicolo del gin, incisione moralizzante che voleva denunciare le conseguenze dell’abuso del gin.

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William Hogarth, il capitano Coram

L’accademia privata di Hogarth

Nel 1735 con le attrezzature che ereditò dal suocero, fondò un’accademia privata, che voleva essere una sorta di associazione professionale in cui si potessero dibattere i problemi dell’arte e del mercato artistico. Anche se William Hogarth dovette la sua fortuna alle stampe, dipinse sempre nel corso della propria vita. Il capitano Coram e la venditrice di gamberi sono forse i suoi dipinti più riusciti, che ci mostrano una grande libertà di tratto e un’istintiva capacità di catturare la personalità del modello. L’artista era infatti molto bravo anche nel realizzare ritratti, in cui si serviva di una serie di simboli che rendevano più puntuale e viva la descrizione pittorica. Nel 1743 partì per un viaggio a Parigi, ma non ebbe una grande influenza sul pittore, troppo inserito nella realtà inglese per poter o voler indagare una realtà diversa da quella in cui viveva.

Nel 1745 furono pronte le incisioni del matrimonio alla moda con le quali guidò lo spirito satirico e moralizzatore della nuova Inghilterra. La satira di William Hogarth è diretta a sollecitare la riforma delle leggi e del costume. In questa spinta innovatrice troviamo l’importanza del pittore che non si stanca di lottare contro la sudditanza psicologica che l’arte inglese ha verso l’arte continentale, soprattutto quella italiana e francese. In Hogarth c’è la profonda convinzione del potere educativo dell’arte. Per questo motivo sceglie di dare una visione complessiva della realtà inglese. Descrive allo stesso tempo signori e pezzenti, mercanti, piccolo borghesi e aristocratici che si muovono nella realtà composita della grande città.

William Hogarth
William Hogarth, l’analisi della bellezza

L’analisi della bellezza

Nel 1753 uscì a Londra il trattato l’analisi della bellezza. Quest’opera, forse la prima che si basa su un’analisi formale dell’arte, vuole essere insieme una critica al gusto contemporaneo e un approfondimento della natura nella sua artisticità e bellezza. Hogarth contrappone al sistema simmetrico frontale ereditato dal rinascimento una nuova linea ondulata. In questi anni arrivarono per l’artista i più grandi riconoscimenti ufficiali. Venne nominato consigliere e membro onorario dell’Accademia imperiale germanica. Diventò pittore soprintendente alle opere appartenenti alla corona. Negli ultimi anni della sua vita il pittore si distaccherà dagli amici di sempre. Morì il 25 ottobre del 1764 all’età di 67 anni con un senso di sconfitta nei confronti del pensiero che aveva sempre portato avanti. L’idea di un’arte destinata a tutti, che avesse il potere e il dovere di modificare il corso del comportamento umano e sociale.

Continua l’esplorazione

➡ Gli altri post dedicati all’artista
Consigli di lettura: ➡ L’analisi della bellezza ➡ L’opera completa di William Hogarth pittore.

C.C.

Questo post si avvale di contributi bibliografici vari che potete consultare qui

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