
La Madonna del Cardellino rappresenta uno degli apici più alti nell’arte di Raffaello nell’arco dei quattro anni o poco più che l’artista trascorse a Firenze. La composizione è soltanto apparentemente molto semplice. Come si vede, siamo di fronte a una Madonna rappresentata in primissimo piano che si staglia su un paesaggio quieto e silente, nel quale si intravede una città. Per quella cupola che l’artista realizza, la città può ricordare vagamente Firenze. La Madonna accudisce amorosamente due bambini che la distraggono un attimo dalla lettura del testo sacro che ha in mano. Accarezza affettuosamente il san Giovannino che porge un piccolo cardellino a Gesù Bambino che ne accarezza a sua volta la testa.
L’uccellino tenuto dai due bambini lega in un certo senso la loro vita da infanti, ma soprattutto prelude a quella che sarà la loro vita da adulti. Il cardellino con la sua testa macchiata di rosso rappresenta infatti il sangue versato sulla croce. Raffaello coniuga l’armonia gentile dei paesaggi del Perugino con gli stimoli che raccolse a Firenze. L’andamento cuspidato del gruppo di tre figure e il dialogo di sguardi che si intrecciano dipende strettamente dalle idee di Leonardo. In particolare dal celeberrimo cartone con sant’Anna la Vergine e il Bambino realizzato per una pala destinata alla Santissima Annunziata. Il particolare tenerissimo di Gesù stretto tra le ginocchia materne deriva dalla Madonna di Bruges scolpita da Michelangelo.
La rilettura originale delle fonti di Raffaello
Tutte fonti che Raffaello seppe rileggere però in modo del tutto originale, all’interno di una visione che è solo sua. La visione della grazia del sentimento che lega insieme le figure e che si traduce in naturalezza di gesti spontanei che sembrano accadere sotto i nostri occhi. Il Vasari racconta che, quando la collina, che stava dietro al palazzo dei Nasi, smottò rovinando su quell’abitazione e trascinando con sé gran parte dei suoi eredi insieme al dipinto, pare che il proprietario si preoccupò di più della sorte dell’opera, rispetto a tutto il resto. La Madonna del Cardellino rappresenta quindi anche un po’ quello spirito degli italiani della ricostruzione, del cercare di recuperare dentro le macerie le testimonianze più vive della propria storia. Esattamente come il proprietario ordinò di rimettere insieme i molti pezzi in cui era stato trovato, tra le rovine della sua casa, il quadro di Raffaello.
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C.C.
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