La basilica di Massenzio prende il nome dall’imperatore che ne iniziò la costruzione, anche se l’edificio fu portato a termine dal successore, Costantino. L’edificio era diviso in tre navate, delle quali ci è pervenuta solo la laterale sinistra, con le sue grandiose arcate. Costantino eresse un’abside a nord-ovest in cui collocò una sua statua colossale di cui rimangono oggi solo la testa e alcuni frammenti. Quando si sente parlare di basilica, nell’ambito di una società cattolica, si pensa immediatamente a un edificio di carattere religioso. Tuttavia la basilica, come tipologia architettonica, nasce nel mondo pagano, ed era più spesso un edificio di carattere civile che religioso. Non mancano in questo senso alcune eccezioni, come la piccola basilica ipogea presso Porta Maggiore a Roma, di epoca augustea, che era luogo di riunione di una setta.
Tuttavia le grandi basiliche a noi note nel mondo romano erano edifici di riunione per scopi commerciali o giuridici. Le sedute dei tribunali ad esempio potevano essere organizzate all’interno di questi edifici, come pure i banchi per il cambio della valuta. La basilica pagana era quindi un luogo polivalente, che solo in seguito, con l’ufficializzazione del culto cristiano, divenne in alcuni casi, il luogo più adatto a ospitare il consesso dei fedeli riunito per la celebrazione della messa. Con il diffondersi del cristianesimo si fece sentire l’esigenza di luoghi capienti e fu così che le basiliche già esistenti suggerirono la tipologia architettonica religiosa che noi oggi conosciamo con il nome di basilica. Un edificio allungato, di forma rettangolare, con un’abside solitamente semicircolare a una delle estremità. Lo spazio è generalmente diviso in tre navate o più. La copertura è quasi sempre sorretta da due file di colonne o più.
Basilica di Massenzio: un prototipo per l’architettura cristiana
La basilica di Massenzio quindi non è solo uno dei più straordinari edifici monumentali del periodo tardo imperiale, ma si pone significativamente tra il periodo pagano e quello cristiano, essendo l’ultima costruzione basilicale del vecchio tipo. La grande navata centrale della basilica, che doveva raggiungere con le sue volte i 35 metri di altezza, ci può dare un’idea delle capacità costruttive e tecniche della civiltà romana. La navata centrale, con i suoi 80 per 25 metri, è ancora oggi, dopo la rovina dell’edificio, un luogo grandioso, capace di ospitare spettacoli e manifestazioni culturali a cielo aperto. La basilica di Massenzio è quindi un modello per l’architettura cristiana, un modello sontuoso e un legame tra antichità pagana ed era cristiana.
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C.C.
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