William Blake: piccola guida per conoscere l’artista

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William Blake

Scrittore, pittore, incisore e illustratore, William Blake è l’artista dei soggetti biblici, mistici e letterari. Nelle sue opere troviamo rappresentate profezie e visioni mistiche. Durante tutta la sua carriera ha creato una sorta di mitologia personale. I genitori di Blake, non a caso, erano ferventi cristiani, non anglicani. Fin da bambino espresse una spiccata personalità, tanto che all’età di dieci anni iniziò a dire che vedeva gli angeli. Mistico, visionario, santo, poeta, profeta e perfino pazzo. Questi sono gli epiteti usati a proposito di William Blake. Non si poteva infatti creare un quadro come Il fantasma di una pulce, una figura mostruosa e demoniaca, ispirata a una visione, senza essere presi per folli. A causa di questa sua eccentricità, per la maggior parte della sua vita dovette faticare per guadagnarsi da vivere

William Blake, Il fantasma di una pulce
William Blake, Il fantasma di una pulce

Il suo stile riflette la sua personale visione mistica, in cui immaginazione e realtà sono una cosa sola. Originariamente incisore, Blake espresse il suo genio attraverso la poesia così come attraverso i suoi dipinti simbolici di grande impatto. Era fermamente convinto che lo spirito fosse più importante del mondo materiale e paragonava un vero artista a un profeta, perché dotato di intuizione divina. L’elegante uso di linee e di colori vivi, le figure fantastiche, il dispiegamento di un’immaginazione selvaggia intrigano chiunque voglia addentrarsi nell’universo creativo di Blake. Celebre scrittore, oltre che pittore, mantenne in simbiosi le due professioni.

William Blake, un artista eclettico e fuori dagli schemi

Accanto alle illustrazioni per il Paradiso perduto di Milton o la Divina Commedia, Blake realizzò edizioni miniate di molte sue opere, tra cui I canti dell’innocenza e dell’esperienza, dove i testi sono integrati con disegni che ne evidenziano, oppure ne alterano, il significato profondo. Molti dei libri realizzati da Blake utilizzano una tecnica di stampa da lui stesso ideata: l’illuminated printing. Ovvero le illustrazioni e il testo scritto a mano venivano incisi insieme sulla stessa lastra, creando un’unità decorativa. La tecnica di cui si serviva per stampare le immagini era una forma di acquaforte a rilievo.

William Blake, pietà
William Blake, pietà

Blake disprezzava la moda contemporanea dell’arte accademica. Preferiva ispirarsi alle opere di artisti del Quattrocento, come Durer, Michelangelo e Raffaello, con cui condivideva l’idea di arte come mestiere, e mostrò una spiccata predilezione per lo stile figurativo gotico. Nell’acquerello Pietà, vediamo bene le forme precise delineate da Blake, nel rifiuto della tradizionale idea di composizione prospettica e nell’evocare enigmatiche immagini di altri mondi. Una donna apparentemente senza vita giace al suolo. Sopra di lei due figure femminili a cavallo con il vento fra i capelli. Una delle due donne guarda in basso tenendo tra le mani un neonato. L’opera illustra un brano di Shakespeare nel quale Macbeth medita l’assassinio di Duncan.

L’opera di Blake fu anche influenzata dalla sensibilità rivoluzionaria e dai principi libertari propugnati dalla Guerra d’indipendenza americana e dalla Rivoluzione francese, come è evidente in Visioni delle figlie di Albione. In ultima analisi, Blake fu soprattutto un uomo di profonda fede. Per devozione illustrò il Libro di Giobbe, ma la sua spiritualità era molto soggettiva e lontana dalle convenzioni religiose. Sviluppò infine una mitologia personale espressa in opere miniare come il primo libro di Urizen. La sua produzione, geniale e visionaria, rimane ancora oggi più che mai seducente.

L’immaginazione non è uno stato mentale: è l’esistenza umana stessa.

William Blake

Letture da Artesplorando blog:

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C.C.

Questo post si avvale di contributi bibliografici vari che potete consultare qui

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