Detto anche “il Lorenese”, Claude Lorrain è considerato uno dei paesaggisti più importanti e influenti della storia dell’arte. Viene apprezzato soprattutto per la sua grande maestria nell’utilizzo della luce e per la brillantezza e luminosità dei suoi dipinti, ottenuta tramite la sovrapposizione di strati sottili di pittura sulla tela. Lorrain portò la pittura di paesaggio a un livello mai raggiunto prima, unendo la riproduzione realistica con l’idealizzazione per creare scene dotate di incredibile equilibrio e armonia, dando vita al genere del paesaggio ideale.

L’artista studiò dapprima con Goffredo Wals a Napoli e successivamente con Agostino Tassi. Entrambi influenzarono il suo stile giovanile, come più tardi fece Claude Derouet, maestro al quale Lorrain fece da assistente per un anno. Uno dei dipinti più antichi di Claude Lorrain giunti fino a noi è il Paesaggio con mandria e contadini del 1629, che mostra la sua grande abilità nel ritrarre la luce filtrata e i dettagli naturalistici. La composizione è idealizzata per trasmettere tranquillità e armonia: caratteristiche che sarebbero diventate poi peculiari dello stile dell’artista.

Claude Lorrain, francese di nascita italiano d’adozione
Nel 1626 Lorrain si stabilì a Roma, dove era un artista affermato e molto richiesto. Tra i suoi protettori di questo periodo figurano papa Urbano VIII e Filippo IV di Spagna. Roma all’epoca era il centro della pittura di paesaggio. Le vedute della città erano molto apprezzate sia dai cittadini che dai visitatori, che le portavano a casa come souvenir di viaggio. A Roma l’artista visse vicino a Piazza di Spagna, una zona prediletta da artisti stranieri, e trascorse una vita tranquilla, cambiando casa solo una volta nella sua lunga permanenza nella città. Non si sposò mai ma ebbe una figlia illegittima, forse dalla sua governante.
Nel 1633 Claude Lorrain divenne membro dell’Accademia di san Luca, e in questo periodo si stava già creando la fama di uno dei migliori paesaggisti a Roma. Senza dubbio il suo lavoro attirò presto numerosi imitatori e fu per preservarsi dalle imitazioni che decise di tenere un preciso registro dei suoi dipinti che chiamò Libro di verità. Si tratta di un album di disegni che oggi si trova al British Museum di Londra, cominciato intorno al 1635 e contenente 195 fogli che attestano ogni dipinto eseguito da quel periodo fino alla fine della carriera. Ogni foglio contiene una copia disegnata del dipinto sul fronte e dei dettagli sul committente sul retro, e grazie a questo l’opera di Lorrain è eccezionalmente ben documentata.

Un artista … pasticcere
A partire dal 1640 l’opera di Claude Lorrain cominciò ad essere influenzata dal lavoro di Raffaello. I suoi dipinti acquistarono una struttura più formale e imponente. L’uso di dettagli pittoreschi andò scemando e Lorrain si dedicò principalmente a soggetti tratti dall’Antico Testamento e dalla mitologia. Morì a Roma nel 1682 e venne sepolto nella chiesa di Trinità dei Monti. Nel 1840 la sua salma venne traslata nella Chiesa di San Luigi dei Francesi.
Una curiosità: nei primi tempi, a Roma, si dice abbia cominciato a lavorare come pasticcere, tradizione artigianale tipica della Lorena. In seguito entrò nella famiglia di Agostino Tassi come domestico, fino a diventare suo assistente di studio. Poi si trasferì a Napoli dove rimase profondamente impressionato dalla bellezza del suo golfo.
Rappresentò meravigliosamente i raggi del sole all’alba e al tramonto sulla campagna.
Epitaffio
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C.C.